Aminoacidi precoci ai neonati estremamente pretermine e neurodisabilità a 2 anni
Non è chiaro se una maggiore assunzione di aminoacidi per via parenterale migliori gli esiti nei neonati con peso alla nascita estremamente basso.
In uno studio multicentrico, a gruppi paralleli, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, sono stati assegnati neonati con peso alla nascita inferiore a 1.000 g in 8 Unità di terapia intensiva neonatale a ricevere aminoacidi alla dose di 1 g al giorno ( gruppo di intervento ) oppure placebo in aggiunta alla normale alimentazione per i primi 5 giorni dopo la nascita.
L'esito primario era la sopravvivenza libera da neurodisabilità valutata mediante la scala BSID ( Bayley Scales of Infant and Toddler Development ) e l'esame neurologico a 2 anni, corretto per l'età gestazionale alla nascita.
Gli esiti secondari erano i componenti dell'esito primario, nonché la presenza o l'assenza di disturbi neonatali, il tasso di crescita e l'apporto nutrizionale.
Sono stati arruolati 434 neonati ( 217 per gruppo ) in questo studio. La sopravvivenza libera da neurodisabilità è stata osservata in 97 bambini su 203 ( 47.8%) nel gruppo di intervento e in 102 su 205 ( 49.8% ) nel gruppo placebo ( rischio relativo aggiustato, 0.95; P=0.56 ).
La morte prima dei 2 anni si è verificata in 39 bambini su 217 ( 18.0% ) nel gruppo di intervento e in 42 su 217 ( 19.4% ) nel gruppo placebo ( rischio relativo aggiustato, aRR=0.93 ); la neurodisabilità si è verificata in 67 bambini su 164 ( 40.9% ) nel gruppo di intervento e in 61 su 163 ( 37.4% ) nel gruppo placebo ( aRR=1.16 ).
La neurodisabilità è stata da moderata a grave in 27 bambini ( 16.5% ) nel gruppo di intervento e in 14 ( 8.6% ) nel gruppo placebo ( aRR=1.95 ).
Più bambini nel gruppo di intervento rispetto al gruppo placebo avevano il dotto arterioso pervio ( aRR=1.65 ).
In un'analisi post hoc, la sindrome da rialimentazione si è verificata in 42 bambini su 172 nel gruppo di intervento e in 26 su 166 nel gruppo placebo ( aRR=1.64 ). Si sono verificati 8 eventi avversi gravi.
Nei neonati con peso alla nascita estremamente basso, gli aminoacidi parenterali alla dose di 1 g al giorno per 5 giorni dopo la nascita non hanno aumentato il numero di sopravvissuti liberi da neurodisabilità a 2 anni. ( Xagena2022 )
Bloomfield FH et al, N Engl J Med 2022; 387: 1661-1672
Nutri2022 Neuro2022 Pedia2022 Med2022
Indietro
Altri articoli
La terapia genica migliora la sostanza bianca del cervello nel deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici
I bambini con carenza di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici ( AADC ) soffrono di gravi disfunzioni motorie. Il ripristino dei...
Concentrazioni alterate di aminoacidi nella steatosi epatica non-alcolica: impatto dell'obesità e della resistenza all'insulina
Le concentrazioni plasmatiche di aminoacidi, in particolare gli aminoaciti a catena ramificata ( BCAA ), risultano spesso aumentate nella malattia...
Aminoacidi: l’Acido glutammico riduce la pressione sanguigna
Esistono dati che indicano una relazione indipendente inversa tra proteine vegetali contenute nella dieta e pressione sanguigna.Uno studio, coordinato da...
Supplementazione di grandi aminoacidi neutri nei pazienti con fenilchetonuria
La fenilchetonuria è un difetto congenito del metabolismo degli aminoacidi, che causa un grave ritardo mentale se non trattato precocemente...
Aumentati livelli di aminoacidi eccitatori nel liquido cerebrospinale dei pazienti con sclerosi multipla
In modelli sperimentali di sclerosi multipla è stata osservata un’alterazione dell’omeostasi del glutammato. Lo studio compiuto da...