Denosumab: casi fatali da grave ipocalcemia sintomatica, e rischio di ipocalcemia in qualsiasi momento durante il trattamento
Casi di grave ipocalcemia sintomatica si sono verificati in pazienti trattati con Denosumab 120 mg ( Xgeva ) o 60 mg ( Prolia ), alcuni di questi casi sono stati fatali in coloro che hanno ricevuto la dose di 120 mg
.
Denosumab 120 mg soluzione iniettabile ( Xgeva ) è somministrato una volta ogni 4 settimane per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico ( fratture patologiche, radioterapia ossea, compressione del midollo spinale o interventi chirurgici all'osso ) negli adulti con metastasi ossee da tumori solidi.
Denosumab 60 mg soluzione iniettabile ( Prolia ) è somministrato una volta ogni 6 mesi per il trattamento della osteoporosi nelle donne in postmenopausa ad aumentato rischio di fratture, e per il trattamento della perdita ossea associata ad ablazione ormonale negli uomini con cancro alla prostata ad aumentato rischio.
Possibile rischio di ipocalcemia fatale
La ipocalcemia è un rischio noto con l'uso di Denosumab, specialmente nei pazienti con insufficienza renale grave ( clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, velocità di filtrazione glomerulare [ GFR ] 15-29 ml/min/1.73m2 ) o sottoposti a dialisi.
Grave ipocalcemia sintomatica, tra cui tre casi letali, sono stati riportati in pazienti trattati con Denosumab 120 mg.
Grave ipocalcemia sintomatica è stata riportata anche in pazienti ad aumentato rischio di ipocalcemia riceventi Denosumab 60 mg.
Segni e sintomi di ipocalcemia includono alterazione dello stato mentale, tetania, convulsioni e prolungamento del intervallo QTc.
L'ipocalcemia con Denosumab più comunemente si verifica entro i primi 6 mesi di somministrazione, ma può verificarsi in qualsiasi momento durante il trattamento.
Il monitoraggio periodico dei livelli di calcio ( a discrezione del medico prescrittore ) è consigliato dopo l'uso di Denosumab nei pazienti predisposti a ipocalcemia, inclusi quelli con insufficienza renale grave.
Nei pazienti trattati con 120 mg Denosumab, la supplementazione di Calcio e Vitamina-D è necessaria a meno che non sia presente ipercalcemia; qualora dovesse verificarsi ipocalcemia, può essere necessaria una supplementazione addizionale.
Consigli per gli operatori sanitari
Le seguenti precauzioni devono essere seguite per ridurre al minimo il rischio di ipocalcemia con Denosumab.
Controindicazioni:
• Denosumab 120 mg ( per le indicazioni cancro ) non deve essere usato in pazienti con grave ipocalcemia non-trattata;
• Denosumab 60 mg ( per le indicazioni osteoporosi ) non deve essere usato nei pazienti con ipocalcemia, indipendentemente dalla gravità.
Avvertenze e raccomandazioni:
• una pre-esistente ipocalcemia deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con Denosumab, e la supplementazione di Calcio e Vitamina-D è necessaria in tutti i pazienti trattati con 120 mg di Denosumab, a meno che sia presente ipercalcemia;
• un'adeguata assunzione di Calcio e Vitamina D è importante in tutti i pazienti trattati con Denosumab 60 mg;
• i pazienti con grave insufficienza renale ( clearance della creatinina inferiore a 30 ml; eGFR 15-29 mL/min/1.73m ) o in dialisi sono a maggior rischio di sviluppare ipocalcemia, e il monitoraggio dei livelli di calcio in questi pazienti è raccomandato. ( Xagena2012 )
Fonte: Drug Safety Update, 2012
Endo2012 Onco2012 Farma2012
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