Diabete mellito di tipo 2 nella mezza età e scarso controllo glicemico come fattori di rischio per il declino cognitivo in età avanzata


Il diabete mellito di tipo 2 aumenta il rischio di demenza, ma non è chiaro se abbia effetti sulla capacità cognitiva prima dell’età avanzata.

Uno studio ha valutato se la durata del diabete mellito di tipo nella tarda mezza età e uno scarso controllo glicemico fossero associati a un’accelerazione del declino cognitivo.

In totale, 5.653 partecipanti dallo studio di coorte Whitehall II ( età mediana 54.4 anni alla prima valutazione cognitiva ) sono stati classificati in 4 gruppi: normoglicemia, pre-diabete, diabete di nuova diagnosi e diabete noto.

Test di memoria, ragionamento, fluidità fonemica e semantica e un punteggio globale che combinava tutti i test cognitivi, sono stati valutati 3 volte nel corso di 10 anni ( 1997-1999, 2002-2004 e 2007-2009 ).

Il valore medio di HbA1c è stato utilizzato per valutare il controllo glicemico durante il follow-up.

Le analisi sono state aggiustate per caratteristiche socio-demografiche, comportamenti legati alla salute e malattie croniche.

Rispetto ai partecipanti normoglicemici, quelli con diabete noto hanno mostrato un declino più veloce del 45% nella memoria ( differenza a 10 anni nel declino -0.13; p=0.046 ), del 29% nel ragionamento ( -0.10; p=0.026 ) e del 24% nel punteggio cognitivo globale ( -0.11; p=0.014 ).

I partecipanti con pre-diabete o diabete mellito di nuova diagnosi hanno mostrato tassi di declino simili a quelli con normoglicemia.

Uno scarso controllo glicemico nei partecipanti con diabete mellito noto è risultato associato a un declino significativamente più veloce della memoria ( -0.12; p=0.034 ) e un declino nel ragionamento che si avvicina alla significatività ( -0.07; p=0.052 ).

In conclusione, il rischio di un’accelerazione del declino cognitivo in pazienti di mezza età con diabete mellito di tipo 2 dipende sia dalla durata della malattia sia dal controllo glicemico. ( Xagena2014 )

Tuligenga RH et al, Lancet Diabetes Endocrinol 2014; 2: 228-235

Endo2014 Neuro2014



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