Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo: Testosterone nelle donne in postmenopausa che non assumono estrogeni


L’efficacia e la sicurezza del trattamento a base di Testosterone per il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo in donne in postmenopausa che non assumono estrogeni, non sono note.

Ricercatori australiani della Monash University hanno coordinato uno studio clinico della durata di 52 settimane nel quale 814 donne con disturbo da desiderio sessuale ipoattivo sono state assegnate in maniera casuale a ricevere mediante un cerotto, una dose di 150 o 300 microgrammi di Testosterone al giorno o placebo.

L’efficacia è stata misurata alla 24.a settimana; la sicurezza è stata valutata nell’arco di un periodo di 52 settimane e un sottogruppo di partecipanti è stato seguito per un ulteriore anno.

L’endpoint primario era rappresentato dal cambiamento alla 24.a settimana, rispetto al basale, della frequenza quadrisettimanale di episodi sessuali soddisfacenti.

Alla settimana 24, l’aumento della frequenza quadrisettimanale di episodi sessuali soddisfacenti è risultata significativamente maggiore nel gruppo trattato con 300 mg di Testosterone al giorno, rispetto al gruppo placebo ( un aumento di 2.1 episodi vs 0.7; P
Rispetto al placebo, entrambe le dosi di Testosterone sono risultate associate a un significativo aumento del desiderio ( 300 mg al giorno, P
Il tasso di eventi avversi di tipo androgenico, soprattutto la crescita indesiderata di peli, è risultato più alto nel gruppo sottoposto a 300 mg al giorno di Testosterone, rispetto al gruppo placebo ( 30.0% vs 23.1% ).

A 4 donne trattate con Testosterone è stato diagnosticato un tumore del seno ( nessuna diagnosi di cancro mammario nel gruppo placebo ); in una delle donne la diagnosi è stata fatta nei primi 4 mesi dello studio e una aveva manifestato sintomi prima di essere inserita nella randomizzazione.

In conclusione, nelle donne in postmenopausa non sottoposte a terapia estrogenica, il trattamento con cerotti a base di 300 mg di Testosterone al giorno ha portato a un modesto ma significativo aumento della funzione sessuale.
Gli effetti del Testosterone a lungo temine, specialmente quelli sul tumore al seno, restano indefiniti. ( Xagena2008 )

Davis SR et al, N Engl J Med 2008; 359: 2005-2017


Gyne2008 Farma2008


Indietro

Altri articoli



Le riparazioni chirurgiche del prolasso apicale / uterovaginale vengono comunemente eseguite utilizzando i legamenti pelvici del tessuto nativo come punto...


I tumori dell'endometrio ( EC ) positivi al recettore degli estrogeni ( ER ) sono caratterizzati da alterazioni della via...



Il successo della prevenzione terapeutica del tumore richiede la definizione della dose minima efficace. Gli inibitori dell'aromatasi riducono l'incidenza del...


Lo sviluppo di antagonisti e degradatori selettivi dei recettori degli estrogeni ( SERD ) più potenti che possono essere somministrati...


Nei primi anni di impiego, le donne a cui sono stati prescritti estrogeni coniugati / Bazedoxifene ( Duavive ) rispetto...



Gli estrogeni vaginali sono considerati lo standard di cura per la prevenzione delle infezioni ricorrenti del tratto urinario nelle donne...