Effetto delle terapie antiriassorbimento sul metabolismo del glucosio: analisi degli studi FIT, HORIZON-PFT e FREEDOM


Nei roditori la osteocalcina sottocarbossilata ( ucOC ) agisce come un ormone promuovendo la sensibilità e la secrezione di insulina.
Nel caso in cui la osteocalcina sottocarbossilata dovesse svolgere un ruolo simile negli esseri umani, le terapie antiriassorbimento, che riducono i livelli di ucOC, potrebbero aumentare il rischio di resistenza all'insulina e di diabete mellito.

E’ stato studiato l’eventuale legame tra le terapie anti-riassorbimento e la glicemia a digiuno, l’aumento di peso corporeo, e il diabete mellito.

E’ stata effettuata una analisi post-hoc di tre studi randomizzati, controllati con placebo, in donne in postmenopausa: studio FIT ( Fracture Intervention Trial ) ( n= 6.151 ) con Alendronato ( 4 anni ), studio HORIZON-PFT ( Health Outcomes and Reduced Incidence with Zoledronic Acid Once Yearly Pivotal Fracture Trial ) ( n=7113 ) con Acido Zoledronico ( 3 anni ), studio FREEDOM ( Fracture REduction Evaluation of Denosumab in Osteoporosis Every 6 Months ) ( n= 7076 ) con Denosumab ( 3 anni ).

La glicemia a digiuno è stata misurata ogni anno nello studio FIT e in un sottogruppo di donne nello studio HORIZON, e ogni 6 mesi nello studio FREEDOM su tutti i partecipanti.
Il peso corporeo è stato misurato ogni anno in tutti gli studi.
Il diabete mellito incidente è stato identificato mediante segnalazioni di eventi avversi, l'inizio della terapia antidiabetica, o l’elevata glicemia a digiuno.

Le differenze nelle variazioni della glicemia a digiuno dalla randomizzazione alla conclusione dello studio tra il gruppo trattamento e il gruppo placebo non sono risultate statisticamente significative: -0.47 mg/dL in FIT, 0.20 mg/dL in HORIZON-PFT, e 0.09 mg/dL in FREEDOM ( tutti p maggiore di 0.6 ).

Il cambiamento del peso corporeo differiva tra il gruppo trattamento e il gruppo placebo nello studio FIT ( 0.32 kg, p=0.003 ) e nello studio FREEDOM ( 0.31 kg, p=0.023 ), ma non nello studio HORIZON-PFT ( 0.15 kg, p=0.132 ).

Nei tre studi combinati, il diabete mellito si è verificato in 203 e 225 donne assegnate, rispettivamente, al trattamento o a placebo.
L’incidenza di diabete non è aumentata in nessuno dei gruppi di trattamento o nella stima complessiva ( dati aggregati, RR=0.90 ).

Dallo studio è emerso che la terapia antiriassorbimento non sembra avere effetti clinici rilevanti su glicemia a digiuno, peso corporeo o rischio di diabete mellito nelle donne in postmenopausa.
Contrariamente ai modelli murini, il ridotto turnover osseo non appare svolgere un ruolo significativo nel metabolismo del glucosio negli esseri umani. ( Xagena2013 )

Schwartz AV et al, J Bone Miner Res 2013; Epub ahead of print


Endo2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

L'indice trigliceridi-glucosio ( TyG ) è un marcatore surrogato facilmente accessibile della resistenza all'insulina, un percorso importante nello sviluppo del...


Il rischio di diabete di tipo 2 tra le donne con intolleranza al glucosio durante la gravidanza che non soddisfa...



I pazienti affetti da tumore mammario localmente avanzato ( LABC ) vengono generalmente sottoposti a test di stadiazione al momento...


L'iperkaliemia aumenta il rischio di aritmie cardiache e morte e limita l'uso di inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone e antagonisti del...


Nel trattamento del diabete di tipo 2, mancano prove dell'efficacia comparativa degli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 )...



Per valutare il rischio della carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi ( G6PD ) sulla prognosi dell'ictus, sono stati confrontati gli esiti...


Negli studi fino ad oggi, il diabete gestazionale è stato costantemente associato a un aumentato rischio futuro di malattie cardiovascolari,...


Gli interventi sullo stile di vita possono ritardare l'insorgenza del diabete di tipo 2 nelle persone con ridotta tolleranza al...