Incidente nucleare di Chernobyl: ipertiroidismo dopo esposizione durante infanzia o adolescenza a radioiodio


Sono disponibili relativamente pochi dati sulla prevalenza di ipertiroidismo ( concentrazioni di TSH minori di 0.3 mIU/litro, con concentrazioni normali o elevate di T4 libero ) negli individui esposti a radioiodio a bassi livelli.
L'incidente all’impianto nucleare di Chernobyl in Ucraina il 26 aprile 1986 ha esposto un gran numero di residenti a sostanze radioattive, principalmente Iodio-131 ( dosi medie 0.6 Gy e 0.2 Gy ).

È stata studiata la relazione tra Iodio-131 e ipertiroidismo prevalente tra 11.853 soggetti esposti da bambini o adolescenti in Ucraina, che sono stati sottoposti a un esame di screening standardizzato in profondità della ghiandola tiroide 12-14 anni più tardi.
Le misure di radioattività prese poco dopo l'incidente erano disponibili per tutti i soggetti, e sono state utilizzate per stimare le dosi individuali tiroidee.

Sono stati identificati 76 casi di ipertiroidismo ( 11 palesi, 65 subclinici ). Utilizzando la regressione logistica, sono stati testati una varietà di modelli di rischio continuo e sono state condotte analisi categoriche per tutti i soggetti combinati, e separatamente per le femmine ( 53 casi, n=5767 ) e i maschi ( 23 casi, n=6086 ), ma non sono state trovate prove convincenti di una relazione che legasse dose e risposta tra lo Iodio-131 e l’ipertiroidismo.

Ci sono state indicazioni di rischio elevato tra le donne secondo una analisi basata su un modello dicotomico di dose con una soglia di 0.5 Gy scelta empiricamente ( odds ratio, OR=1.86, p=0.06 ), ma il livello di significatività statistica è risultato ridotto ( p=0.13 ) in un’analisi formale, con una soglia di stima.

In sintesi, dopo un esame approfondito dei dati, non è stata trovata nessuna relazione statisticamente significativa tra dose e risposta tra le dosi tiroidee individuali di Iodio-131 e ipertiroidismo prevalente. ( Xagena2010 )

Hatch M et al, Radiat Res 2010; 174: 763-772


Endo2010 Med2010 Pedia2010



Indietro

Altri articoli

Si è determinato se il rischio di secondo tumore maligno primario ( SPM ) nei pazienti con tumore della tiroide...


Dagli anni '80, sia l'incidenza del tumore differenziato della tiroide ( DTC ) che l'uso del trattamento con Iodio radioattivo...


Selumetinib ( Koselugo ) può aumentare l'avidità di Iodio radioattivo ( RAI ) nei tumori refrattari a RAI. Si è...


Tra gli adulti sottoposti a terapia con Iodio radioattivo per il cancro differenziato della tiroide, il rischio di disfunzione epatica...


I pazienti con tumore tiroideo differenziato refrattario allo Iodio radioattivo ( RAIR-DTC ) hanno una prognosi sfavorevole e opzioni di...


I pazienti con tumore differenziato della tiroide ( DTC ) refrattario allo Iodio radioattivo precedentemente trattati con terapia mirata al...


L'ablazione postoperatoria del residuo con Iodio radioattivo ( RAI ) per il tumore differenziato della tiroide ( DTC ) facilita...


L'infezione del sito chirurgico ( SSI ) è il problema più comune dopo l'intervento chirurgico. Sebbene diverse linee guida abbiano...


Nei pazienti con carcinoma papillare della tiroide a rischio intermedio o alto non è stato riscontrato un aumento del beneficio...


Due ampi studi randomizzati su pazienti con tumore tiroideo ben differenziato riportati nel 2012 ( HiLo e ESTIMABL1 ) hanno...