L’iperinsulinemia associata a rischio di cancro del seno nelle donne in postmenopausa
L’associazione positiva tra obesità e tumore del seno in postmenopausa è stata in parte attribuita al fatto che gli estrogeni, fattore di rischio per il cancro alla mammella, vengono sintetizzati dal tessuto adiposo.
L’obesità è anche associata ad alti livelli di insulina, un noto mitogeno.
Non esistono tuttavia studi prospettici che abbiano valutato direttamente le associazioni tra i livelli circolanti di insulina e/o di IGF-I ( fattore di crescita insulino-simile ) e il rischio di tumore alla mammella non-dipendente dai livelli di estrogeni.
Un gruppo di Ricercatori statunitensi ha condotto uno studio caso-coorte sul carcinoma del seno incidente tra donne non diabetiche, che erano state arruolate nel Women's Health Initiative Observational Study ( WHI-OS ), una coorte prospettica di 93.676 donne in postmenopausa.
Campioni di siero a digiuno, ottenuti all’ingresso nello studio da 835 soggetti con tumore mammario incidente e da una sottocoorte di 816 soggetti scelti in maniera casuale tra le donne del WHI-OS sono stati valutati per i livelli di insulina, glucosio, IGF-I totale, IGF-I libero, IGFBP-3 ( proteina di legame di IGF ) ed estradiolo.
I livelli di insulina sono risultati associati positivamente al rischio di carcinoma mammario ( hazard ratio per il più alto vs il più basso quartile di livelli di insulina = 1,46; P per tendenza = 0,02 ); tuttavia l’associazione con i livelli di insulina variava con l’uso della terapia ormonale ( P per interazione = 0,01 ).
In un modello controllato per fattori di rischio multipli per il tumore del seno che includeva l’estradiolo, il livello di insulina è risultato associato a tumore mammario solo tra le donne che non utilizzavano la terapia ormonale ( hazard ratio per il più alto vs il più basso quartile di livello di insulina: 2,40; P per tendenza < 0,001 ).
Anche l’obesità ( BMI maggiore o uguale a 30 kg/m2 ) è risultata associata al rischio di carcinoma mammario tra le donne che non facevano uso di terapia ormonale ( HR per BMI maggiore o uguale a 30 kg/m2 vs 18,5 per BMI minore di 25 kg/m2 = 2,12; P per tendenza = 0,003 ); tuttavia questa associazione è risultata attenuata da un aggiustamento per insulina ( P per tendenza = 0,40 ).
Questi dati suggeriscono che l’iperinsulinemia è un fattore di rischio indipendente per il tumore della mammella e potrebbe avere un ruolo sostanziale nella comprensione dell’associazione tra obesità e carcinoma del seno. ( Xagena2009 )
Gunter MJ et al. J Natl Cancer Inst 2009; 101: 48-60.
Onco2009 Gyne2009 Endo2009
Indietro
Altri articoli
La somministrazione di Metformina è più efficace quando le pazienti non-obese con policistosi ovarica presentano iperandrogenismo ed iperinsulinemia
La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo endocrino comune che è stato frequentemente osservato in associazione all’aumento della resistenza all’insulina...
Il Naltrexone riduce l’iperinsulinemia nelle donne in postmenopausa
Il Naltrexone ( Antaxone ) è un antagonista degli oppiacei. Ricercatori del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università...
La resistenza all’insulina e l’iperinsulinemia nelle pazienti con sindrome dell’ovaio policistico sono associate ad alti livelli plasmatici di omocisteinemia , indipendentemente dal peso corpor
Ricercatori israeliani hanno studiato la relazione tra livelli plasmatici di omocisteina e resistenza all’insulina in 155 pazienti con sindrome...
La resistenza all’insulina e l’iperinsulinemia nelle pazienti con sindrome dell’ovaio policistico sono associate ad alti livelli di omocisteinemia, indipendentemente dal peso corporeo
Ricercatori israeliani hanno studiato la relazione tra livelli plasmatici di omocisteina e resistenza all’insulina in 155 pazienti con sindrome dell’ovaio...