Manifestazioni cardiovascolari dell’ipertiroidismo prima e dopo terapia antitiroidea
Uno studio, compiuto da medici dell’University of Birmingham, in Gran Bretagna, ha esaminato in modo prospettico la prevalenza di malattie cardiovascolari nei pazienti con ipertiroidismo manifesto prima e dopo terapia antitiroidea.
L’ipertiroidismo manifesto è associato ad effetti cardiovascolari che, si ritiene, possano revertire con terapia antitiroidea.
Lo studio ha riguardato 393 pazienti non selezionati, consecutivi, in maggioranza donne ( 312 donne e 181 uomini ), con ipertiroidismo manifesto.
Questi pazienti sono stati confrontati con 393 soggetti eutiroidei ( controllo ).
I pazienti ipertiroidei sono stati riesaminati dopo terapia antitiroidea.
Una più alta prevalenza di sintomi e segni cardiovascolari, così come anomali parametri emodinamici, è stata osservata tra i pazienti ipertiroidei al momento del reclutamento rispetto ai soggetti del gruppo controllo.
Le aritmie cardiache, soprattutto sopraventricolari, avevano una prevalenza maggiore tra i pazienti che non tra i controlli.
Le palpitazioni e la dispnea, la riduzione posturale della pressione sistolica e la fibrillazione striale sono rimaste maggiormente prevalenti tra i pazienti ipertiroidei sottoposti a terapia antitiroidea che non nel gruppo di controllo, e sono rimaste maggiormente prevalenti anche dopo il ripristino dell’eutiroidismo.
Predittori della reversione a ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione striale sono stati: più bassi valori di pressione sanguigna al momento del reclutamento ed un iniziale stato ipotiroideo indotto dalla terapia antitiroidea.
La mortalità è risultata più alta nei soggetti ipertiroidei che in quelli del gruppo controllo dopo un periodo osservazionale medio di 66.6 mesi.
I dati dello studio hanno dimostrato che le anomalie cardiovascolari sono comuni nei pazienti con ipertiroidismo manifesto alla presentazione, ed alcune di queste alterazioni persistono anche dopo il successo della terapia antitiroidea. ( Xagena2007 )
Osman F et al, J Am Coll Cardiol 2007; 49: 71-81
Endo2007 Cardio2007
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