I pazienti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare possono assumere Sitagliptin senza un aumento del rischio di complicanze cardiovascolari, anche se hanno una storia di insufficienza cardiaca
I pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia cardiovascolare possono tranquillamente assumere il farmaco ipoglicemizzante Sitagliptin ( Januvia ) senza un aumento del rischio di complicazioni cardiovascolari, anche se hanno una storia di insufficienza cardiaca.
Questo è emerso da una nuova analisi dello studio TECOS ( Trial Evaluating Cardiovascular Outcomes with Sitagliptin ).
I risultati hanno fornito rassicurazione per i pazienti e per i medici prescrittori circa la sicurezza cardiovascolare di Sitagliptin, un inibitore della dipeptidil peptidasi-4 ( DPP-4 ).
I risultati iniziali di TECOS, presentati al Meeting dell'American Diabetes Association ( ADA ), sono stati corretti per l’insufficienza cardiaca di base, ma avevano lasciato alcune domande senza risposta.
Ora le analisi ( anch’esse pre-specificate ) sono state presentate con risultati identici, giungendo alla identica conclusione: nessun segnale di rischio di insufficienza cardiaca con Sitagliptin.
Studi precedenti ( SAVOR-TIMI 53 ed EXAMINE ) avevano associato gli inibitori DPP-4 a un aumentato rischio di insufficienza cardiaca, rendendo i risultati di TECOS molto importanti, non solo per gli endocrinologi, ma anche per i cardiologi che vedono molti pazienti con diabete e malattia coronarica trattati con Sitagliptin.
Lo studio ha coinvolto 14.671 pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia cardiovascolare, che sono stati randomizzati a ricevere Sitagliptin ( n=7332 ) oppure placebo ( n=7.339 ) aggiunti al trattamento tradizionale, con l'aggiunta di altri farmaci ipoglicemizzanti quando necessario in entrambi i gruppi con l’obiettivo di raggiungere il controllo glicemico.
Dopo un follow-up mediano di 2.9 anni, Sitagliptin ha incontrato l'endpoint primario di non-inferiorità rispetto al placebo per il composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale o ospedalizzazione per angina instabile.
Inoltre, l’ospedalizzazione per insufficienza cardiaca non era diversa tra i due gruppi dopo aggiustamento per lo stato di scompenso cardiaco al basale ( hazard ratio, HR = 1.00; 95% CI 0.83-1.20 ).
Ora, i nuovi risultati non-rettificati e le analisi multivariate hanno mostrato un quadro simile ( HR=1.00; 95% CI 0.84-1.20; HR=1.02; IC 95% 0.83-1.26 ).
Attraverso ampie analisi complementari, i ricercatori hanno osservato lo stesso segnale rassicurante di sicurezza cardiaca di Sitagliptin quando hanno analizzato tutti gli eventi di insufficienza cardiaca ( primi e ricorrenti ); quando hanno analizzato l'insufficienza cardiaca nelle analisi del composito di mortalità cardiovascolare e mortalità per tutte le cause; e attraverso un'ampia analisi di sottogruppi di 22 importanti fattori, tra cui la presenza o l'assenza di insufficienza cardiaca al basale.
L'aggiunta di questi dati a quelli di SAVOR TIMI-53 ed EXAMINE riguardanti l’ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, ha evidenziato che c'è un moderato grado di eterogeneità tra i risultati di ciascuno di questi studi sugli inibitori DPP4; e che, quando aggregati nella meta-analisi, il rischio incrementale per insufficienza cardiaca non è più statisticamente significativo ( HR=1.14; IC 95% 0.97-1.34 ). ( Xagena2015 )
Fonte: European Society of Cardiology ( ESC ) Meeting 2015
Cardio2015 Endo2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
I neonati esposti ai lassativi in utero possono sviluppare allergie nel corso della vita
Secondo uno studio di coorte, l'esposizione precoce ai lassativi è stata associata al successivo sviluppo di malattie allergiche, tra cui...
Vietata la vendita di integratori contenenti Monacolina da Riso rosso fermentato in quantità uguale o superiore a 3 mg
E' vietata la vendita su tutto il territorio europeo di prodotti contenenti singole porzioni per uso giornaliero con quantità...
I farmaci antireumatici modificanti la malattia biologica possono mitigare il rischio di artrite psoriasica nei pazienti con psoriasi cronica a placche
È stata stimata l'incidenza dell'artrite psoriasica ( PsA ) nei pazienti con psoriasi che avevano ricevuto un trattamento continuo con...
I biomarcatori possono predire il rischio cardiovascolare nei pazienti con malattia psoriasica
I biomarcatori cardiaci possono predire il rischio di aterosclerosi e altri esiti cardiovascolari nei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica. Rispetto...
Farmaci che possono causare chiusura ad angolo acuto
Il glaucoma acuto ad angolo chiuso ( AAC ) è una malattia pericolosa per la vista e può manifestarsi in...
La Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 possono ridurre il rischio di malattie autoimmuni
Secondo i risultati di uno studio, gli anziani che hanno assunto Vitamina-D con o senza supplementazione di Acidi grassi Omega-3...
Tumori: le statine, farmaci ipocolesterolemizzanti, possono rallentare le metastasi inibendo il gene MACC1
I pazienti oncologici muoiono raramente a causa del tumore primario, ma piuttosto a causa delle metastasi, anche dopo un riuscito...
Le specie botaniche contenenti derivati dell’Idrossiantracene, utilizzate negli integratori alimentari, possono essere pericolose per la salute
Le piante contenenti derivati dell’Idrossiantracene sono numerose e appartengono a famiglie e generi botanici diversi. Sono ampiamente utilizzate negli integratori...
Gli integratori probiotici possono aiutare a migliorare i sintomi della dermatite atopica
Secondo uno studio, i sintomi della dermatite atopica risultano migliorati nei pazienti a cui sono stati somministrati ceppi probiotici selezionati. I...
I livelli di interleuchina-6 possono predire la sopravvivenza libera da progressione nel linfoma di Hodgkin recidivante / refrattario trattato con Nivolumab
Una ricerca ha dimostrato che tra i pazienti con linfoma di Hodgkin recidivante o refrattario trattati con Nivolumab ( Opdivo...