Le statine possono ridurre il rischio di cancro del colon-retto nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale
L'uso delle statine è risultato associato a un ridotto rischio di tumore del colon-retto nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale cronica.
Sono stati raccolti i dati su 11.001 pazienti con malattia infiammatoria intestinale che avevano ricevuto cure presso gli ospedali nell'area metropolitana Grande Boston ( Stati Uniti ) tra il 1998 e il 2010.
I ricercatori hanno condotto una analisi di regressione logistica multivariata, con aggiustamento per i fattori quali la colangite sclerosante primitiva, il fumo, l’aumento dei livelli dei marcatori di infiammazione e le pratiche di screening per il tumore del colon e del retto.
L’obiettivo dello studio era verificare se vi era una associazione indipendente tra la diagnosi di tumore colorettale e l'uso delle statine.
Nel complesso, 1.376 pazienti ( 12.5% ) avevano ricevuto almeno una prescrizione di una statina.
Questi pazienti a cui erano state prescritte le statine avevano più probabilità di essere uomini, di razza bianca, anziani, fumatori e avevano più comorbidità rispetto ai pazienti a cui non erano state prescritte le statine.
Inoltre, il 62% dei pazienti con prescrizione di statine soffriva di colite ulcerosa.
L'uso delle statine è risultato essere indipendente e inversamente associato al tumore del colon-retto ( odds ratio, OR = 0.42; intervallo di confidenza [ IC ] 95%, 0.28-0.62 ).
Il 2% dei pazienti a cui era stata prescritta una statina aveva ricevuto una diagnosi di tumore colorettale durante un periodo di follow-up di 9 anni, rispetto al 3% dei pazienti a cui non erano state prescritte le statine ( odds ratio aggiustato per l’età, OR=0.35; IC 95%, 0.24-0.53 ).
In conclusione, dallo studio di una grande coorte di pazienti affetti da malattia infiammatoria intestinale, è emersa una associazione inversa tra uso di statine e rischio di tumore del colon-retto.
Un’ulteriore conferma da altre coorti potrà fornire sostegno all'uso delle statine come chemioprevenzione nei pazienti affetti con malattia infiammatoria intestinale. ( Xagena2016 )
Fonte: Clinical Gastroenterology e Hepatology, 2016
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