Malattia di Parkinson: i disturbi del sonno possono essere indicatori precoci di insorgenza di malattia
Fino al 70% dei pazienti con malattia di Parkinson presentano disturbi del sonno che influiscono negativamente sulla loro qualità di vita. Alcuni pazienti hanno pattern sonno / veglia alterati, come difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, mentre altri pazienti possono essere soggetti a improvvisi e involontari attacchi di sonno durante il giorno.
In casi estremi, i pazienti con malattia di Parkinson possono presentare disturbo comportamentale nel sonno REM, caratterizzato da sogni vividi, violenti o rievocazione di sogni, anche prima della comparsa dei sintomi motori.
I disturbi del sonno nei pazienti con malattia di Parkinson possono avere un ampio range di effetti negativi e possono peggiorare nelle fasi successive della malattia.
La sonnolenza isola socialmente i pazienti e l’eccessiva sonnolenza può mettere i pazienti a rischio di cadute o di lesioni, e può comportare la rinuncia a guidare autoveicoli.
La sonnolenza può compromettere la funzione cognitiva e la concentrazione, esacerbare la depressione, e interferire con l'occupazione.
Il rimanere svegli durante la notte danneggia la veglia durante il giorno e può anche causare instabilità di umore e può mettere in difficoltà coloro che sono preposti alla cura ( caregiver ).
Secondo Wiebke Schrempf, della Technische Universität di Dresda ( Germania ), la diagnosi, il trattamento e la gestione di questi problemi in modo efficace sono essenziali per migliorare la qualità di vita e ridurre l'istituzionalizzazione di questi pazienti.
Schrempf e colleghi hanno descritto alcune delle complessità associate al trattamento dei disturbi del sonno nei pazienti con malattia di Parkinson, come il peggioramento dei disturbi del sonno con i farmaci dopaminergici usati per trattare i sintomi motori.
Le basse dosi di Levodopa o gli agonisti dopaminergici sono in grado di migliorare la qualità del sonno, in parte riducendo i sintomi motori come ipocinesia notturna ( diminuzione del movimento del corpo ), discinesia ( movimenti volontari anomali ), o tremore, che interferiscono con il sonno normale.
Tuttavia, gli stessi farmaci possono anche causare eccessiva sonnolenza diurna.
La presenza di altre condizioni comuni nei pazienti con malattia di Parkinson, come la depressione, la demenza, le allucinazioni, la psicosi possono interferire con il sonno.
Alcuni antidepressivi possono anche compromettere il sonno.
I problemi di sonno possono anche essere alla base di future malattie neurodegenerative. I pazienti con disturbi comportamentali del sonno REM presentano perdita intermittente del normale rilassamento muscolare durante il sonno REM e sogni vividi durante i quali possono gridare, ridere, o presentare movimenti ( sferrare calci e colpire con pugni ).
I disturbi comportamentali del sonno REM sembrano essere buoni predittori clinici di emergenti malattie neurodegenerative con una alta specificità e bassa sensibilità, mentre altre caratteristiche cliniche iniziali della malattia di Parkinson, come la disfunzione olfattiva e la stitichezza, sono meno specifiche.
Questi primi indizi possono aiutare a identificare i pazienti con malattia di Parkinson prima della comparsa dei sintomi motori, quando le terapie modificanti la malattia possono avere un maggiore impatto. ( Xagena2014 )
Fonte: Journal of Parkinson’s Disease, 2014
Neuro2014
Indietro
Altri articoli
I neonati esposti ai lassativi in utero possono sviluppare allergie nel corso della vita
Secondo uno studio di coorte, l'esposizione precoce ai lassativi è stata associata al successivo sviluppo di malattie allergiche, tra cui...
Vietata la vendita di integratori contenenti Monacolina da Riso rosso fermentato in quantità uguale o superiore a 3 mg
E' vietata la vendita su tutto il territorio europeo di prodotti contenenti singole porzioni per uso giornaliero con quantità...
I farmaci antireumatici modificanti la malattia biologica possono mitigare il rischio di artrite psoriasica nei pazienti con psoriasi cronica a placche
È stata stimata l'incidenza dell'artrite psoriasica ( PsA ) nei pazienti con psoriasi che avevano ricevuto un trattamento continuo con...
I biomarcatori possono predire il rischio cardiovascolare nei pazienti con malattia psoriasica
I biomarcatori cardiaci possono predire il rischio di aterosclerosi e altri esiti cardiovascolari nei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica. Rispetto...
Farmaci che possono causare chiusura ad angolo acuto
Il glaucoma acuto ad angolo chiuso ( AAC ) è una malattia pericolosa per la vista e può manifestarsi in...
La Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 possono ridurre il rischio di malattie autoimmuni
Secondo i risultati di uno studio, gli anziani che hanno assunto Vitamina-D con o senza supplementazione di Acidi grassi Omega-3...
Tumori: le statine, farmaci ipocolesterolemizzanti, possono rallentare le metastasi inibendo il gene MACC1
I pazienti oncologici muoiono raramente a causa del tumore primario, ma piuttosto a causa delle metastasi, anche dopo un riuscito...
Le specie botaniche contenenti derivati dell’Idrossiantracene, utilizzate negli integratori alimentari, possono essere pericolose per la salute
Le piante contenenti derivati dell’Idrossiantracene sono numerose e appartengono a famiglie e generi botanici diversi. Sono ampiamente utilizzate negli integratori...
Gli integratori probiotici possono aiutare a migliorare i sintomi della dermatite atopica
Secondo uno studio, i sintomi della dermatite atopica risultano migliorati nei pazienti a cui sono stati somministrati ceppi probiotici selezionati. I...
I livelli di interleuchina-6 possono predire la sopravvivenza libera da progressione nel linfoma di Hodgkin recidivante / refrattario trattato con Nivolumab
Una ricerca ha dimostrato che tra i pazienti con linfoma di Hodgkin recidivante o refrattario trattati con Nivolumab ( Opdivo...