Signifor, a base di Pasireotide, nel trattamento della acromegalia e della malattia di Cushing
Signifor, il cui principio attivo è la Pasireotide, è un medicinale per il trattamento di pazienti adulti con malattia di Cushing ( una condizione provocata da un eccessivo livello di un ormone chiamato cortisolo ) e acromegalia ( crescita eccessiva, soprattutto delle ossa delle mani, dei piedi e del viso provocata dall’ormone della crescita in eccesso ).
Signifor trova impiego per tali condizioni quando l’intervento chirurgico non ha avuto successo o non può essere eseguito e, nel caso di acromegalia, quando la condizione non è inoltre adeguatamente tenuta sotto controllo mediante altri medicinali simili a Signifor noti come analoghi della somatostatina.
Poiché il numero di pazienti affetti da tali malattie è basso, queste sono considerate rare e Signifor è stato qualificato come medicinale orfano.
Signifor è disponibile sotto forma di soluzione iniettabile per via sottocutanea e sotto forma di polvere e liquido da iniettare per via intramuscolare.
Nei pazienti affetti da malattia di Cushing, Signifor viene somministrato sotto forma di iniezione
sottocutanea ( preferibilmente nella parte superiore della coscia e nell’addome ) due volte al giorno o intramuscolare nel gluteo ogni 4 settimane.
Dopo 2-4 mesi, è necessario valutare la risposta del paziente al trattamento ed, eventualmente, aggiustare la dose o interrompere il trattamento qualora non si osservasse alcun beneficio.
L’insorgenza di effetti indesiderati può richiedere una temporanea riduzione della dose.
In presenza di acromegalia, Signifor viene somministrato sotto forma di iniezione intramuscolare nel gluteo ogni 4 settimane. Può essere necessario aggiustare la dose a seconda della risposta al
trattamento o nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati.
I pazienti possono praticarsi da soli l’iniezione sottocutanea di Signifor previa formazione.
Il principio attivo di Signifor, Pasireotide, è un analogo della somatostatina. Ciò significa che agisce allo stesso modo dell’ormone naturale, la Somatostatina, al fine di bloccare il rilascio dell’ormone della crescita da parte dell’ipofisi situata alla base del cervello e di bloccare indirettamente il rilascio di cortisolo da parte della ghiandola surrenale situata al di sopra dei reni.
Per ridurre il cortisolo, Pasireotide innanzitutto riduce la produzione di un altro ormone, l’ACTH, che ne controlla la produzione.
Riducendo i livelli di cortisolo e dell’ormone della crescita, la Pasirotide può contribuire ad alleviare i sintomi della malattia di Cushing e dell’acromegalia.
Malattia di Cushing
Signifor è efficace nella normalizzazione dei livelli di cortisolo in alcuni pazienti affetti da malattia di
Cushing.
In uno studio principale condotto su 165 pazienti adulti cui è stata somministrata l’iniezione sottocutanea, il 15% dei pazienti che hanno ricevuto 0.6 mg di Signifor e il 26% dei pazienti che hanno ricevuto 0.9 mg di Signifor hanno mostrato livelli normali di cortisolo nelle urine dopo 6 mesi dall’inizio. Il 34% dei pazienti che hanno ricevuto 0.6 mg di Signifor e il 41% dei pazienti che hanno ricevuto 0.9 mg di Signifor hanno risposto parzialmente al trattamento, con conseguenti livelli di cortisolo nelle urine dimezzati dopo 6 mesi.
In un secondo studio condotto su 150 pazienti adulti che hanno utilizzato l’iniezione intramuscolare, il 41% circa dei pazienti ha risposto al trattamento dopo 7 mesi dall’inizio.
Acromegalia
Signifor è efficace nella riduzione dei livelli dell’ormone della crescita e di IGF-1 ( un altro ormone
elevato nei pazienti affetti da acromegalia ).
In uno studio principale condotto su 358 adulti non-trattati in precedenza, il 31% dei pazienti che hanno ricevuto Signifor ha mostrato una riduzione dei livelli dell’ormone della crescita e di IGF-1 ai bassi livelli predefiniti dopo 1 anno rispetto al 19% dei pazienti che hanno ricevuto Octreotide, un altro analogo della Somatostatina. I livelli predefiniti erano inferiori a 2.5 microgrammi/litro per l’ormone della crescita o entro i limiti normali per IGF-1.
Nel secondo studio condotto su 198 pazienti la cui malattia non era stata adeguatamente tenuta sotto controllo mediante un intervento chirurgico o un altro trattamento medico, il 15% dei pazienti che hanno ricevuto Signifor 40 mg e il 20% dei pazienti che hanno ricevuto Signifor 60 mg hanno ottenuto le riduzioni predefinite dei livelli ormonali dopo 24 settimane rispetto a nessuno dei 68 pazienti cui erano stati somministrati analoghi della Somatostatina, Octreotide o Lanreotide.
Nella fase successiva di entrambi gli studi è stato confermato il beneficio a lungo termine di Signifor nei pazienti affetti da acromegalia.
Gli effetti indesiderati più comuni di Signifor ( osservati in più di 1 paziente su 10 ) sono iperglicemia, diabete mellito, diarrea, dolore addominale ( mal di stomaco ), nausea
( sensazione di malessere ), colelitiasi ( calcoli biliari ), reazione in sede di iniezione e stanchezza.
Signifor non deve essere somministrato a pazienti con gravi problemi epatici.
Signifor è efficace nella riduzione dei livelli elevati di cortisolo nei pazienti affetti da malattia di
Cushing. Sebbene il numero di pazienti i cui livelli di cortisolo ritornano normali sia basso, si presume che Signifor aiuti quei pazienti sui quali i trattamenti chirurgici non hanno avuto successo o che non possono sottoporsi a tali trattamenti. I pazienti che non traggono alcun beneficio clinico possono interrompere il trattamento.
Signifor è efficace anche nella riduzione dei livelli dell’ormone della crescita nei pazienti affetti da
acromegalia.
Sebbene i suoi effetti indesiderati siano simili a quelli rilevati con altri analoghi della Somatostatina, con Signifor livelli elevati di glicemia si sono manifestati con maggiore frequenza e sono stati di entità più grave. Per questo motivo, Signifor deve essere usato per l’acromegalia esclusivamente quando la condizione non viene tenuta sotto controllo da altri medicinali della stessa classe.
L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha concluso che i benefici di Signifor sono superiori ai rischi. ( Xagena2017 )
Fonte: EMA, 2017
Endo2017 Farma2017
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