La stimolazione del nucleo subtalamico fornisce benefici di lunga durata nei pazienti con malattia di Parkinson


La stimolazione del nucleo subtalamico è nota migliorare la funzione motoria nei pazienti con malattia di Parkinson.

Uno studio condotto presso l’Hospital de la Salpetriere a Parigi ha valutato l’outcome ( esito ) a 5 anni di 37 pazienti consecutivi sottoposti a stimolazione bilaterale del nucleo subtalamico.

A 5 anni, l’attività di vita quotidiana alla scala UPDRS II è migliorata del 40% e del 60% nei pazienti non in trattamento ( off ) ed in trattamento ( on ) con Levodopa, rispettivamente.

Inoltre, i miglioramenti nella disabilità motoria parkinsoniana sono stati: 54% ( senza il farmaco ) e 73% ( con il farmaco ).

Le complicanze motorie correlate alla Levodopa si sono ridotte del 67% con la stimolazione del nucleo subtalamico, mentre i dosaggi di Levodopa si sono ridotti del 58%.

La performance cognitiva durante il periodo osservazionale è declinata in modo significativo.

Non è stato riscontrato alcun grave effetto indesiderato peri-operatorio o post-operatorio.

Durante il periodo di follow-up di 5 anni, 6 pazienti sono morti.

Lo studio ha mostrato che il miglioramento della disabilità motoria parkinsoniana, ottenuto con stimolazione del nucleo subtalamico, si è mantenuto per tutti e 5 gli anni. ( Xagena2005 )

Fonte: Journal of Neurology and Psychiatry, 2005


Neuro2005


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