Outcome a 5 anni della stimolazione bilaterale del nucleo subtalamico nei pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata


I benefici nel breve periodo della stimolazione bilaterale del nucleo subtalamico nei pazienti in fase avanzata della malattia di Parkinson sono ben documentati

Lo studio ha valutato l’outcome ( esito ) della procedura di stimolazione bilaterale del nucleo subtalamico a 5 anni.

Hanno preso parte allo studio 49 pazienti .
Sette pazienti, di cui 3 deceduti, non hanno completato lo studio.

A 5 anni nei pazienti in fase off con Levodopa , il punteggio riguardante la funzione motoria è migliorato del 54% (p
Il parlare è stata l’unica funzione motoria per la quale non si sono osservati miglioramenti.

Nei pazienti in fase on con Levodopa i punteggi della funzione motoria non sono migliorati 1 anno dopo l’intervento chirurgico , con l’eccezione della discinesia.

Nel periodo compreso tra il 1° ed il 5° anno , quando i pazienti erano in fase on con Levodopa , l’acinesia , il parlare, la stabilità posturale, il blocco motorio improvviso ( “freezing “ ) sono andati incontro ad un peggioramento.

A 5 anni il dosaggio del trattamento dopaminergico e la durata e la gravità della discinesia indotta dalla Levodopa si sono ridotti ( p
I punteggi medi riguardanti la performance cognitiva sono rimasti immodificati.
La demenza si è sviluppata in 3 pazienti dopo 3 anni.

I punteggi medi della depressione sono rimasti immodificati.

In un paziente si è presentata un’emorragia intracerebrale di grandi dimensioni.

Un paziente si è suicidato.

Le conclusioni di questo studio indicano che nel lungo periodo i pazienti in fase avanzata della malattia di Parkinson sottoposti a stimolazione bilaterale del nucleo subtalamico presentano significativi miglioramenti nella funzione motoria mentre non assumono Levodopa e nella discinesia mentre assumono Levodopa. ( Xagena2003 )

Krack Pet al, N Engl J Med 2003; 349:1925-1934


Neuro2003


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