Stimolazione bicamerale versus monocamerale: nessuna differenza riguardo alla mortalità o agli eventi cardiovascolari nei pazienti anziani con blocco AV di alto grado


Nel trattamento del blocco atrioventricolare ( AV ), è opinione diffusa che la stimolazione cardiaca bicamerale comporta benefici rispetto alla stimolazione ventricolare monocamerale, ma le evidenze a supporto provengono principalmente da studi retrospettivi.

Rimane l’incertezza circa i veri effetti benefici della stimolazione bicamerale, soprattutto negli anziani, nei quali viene impiegata meno frequentemente che non nei pazienti più giovani.

In uno studio multicentrico, 2.021 pazienti di 70 anni o più, che erano stati per la prima volta sottoposti ad impianto di pacemaker per blocco atrioventricolare di alto grado, sono stati randomizzati a ricevere un pacemaker ventricolare monocamerale ( n = 1.009 ) o un pacemaker bicamerale ( n = 1.012 ).

Nel gruppo monocamerale, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere una stimolazione a frequenza fissa ( n = 504 ) o a modulazione di frequenza ( n = 505 ).

L’outcome primario era rappresentato dalla mortalità per qualsiasi causa.
L’outcome secondario comprendeva fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca e un end point combinato di ictus, attacco ischemico transitorio ( TIA ), o altri tromboembolismi.

Il periodo medio di follow-up è stato di 4.6 anni per la mortalità e di 3 anni per gli altri eventi cardiovascolari.

L’incidenza media di mortalità annuale è stata del 7.2% nel gruppo monocamerale e del 7.4% nel gruppo bicamerale ( hazard ratio, HR = 0.96 ).

Non sono state riscontrate differenze significative tra il gruppo di stimolazione monocamerale e quello di stimolazione bicamerale in termini di percentuale di fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca o del end point combinato di ictus, attacco ischemico transitorio o di altri tromboembolismi.

I risultati dello studio hanno indicato che nei pazienti anziani con blocco atrioventricolare di alto grado, la modalità di stimolazione non influenza la percentuale di morte per qualsiasi causa nei primi 5 anni, o l’incidenza di eventi cardiovascolari nei primi 3 anni dopo impianto di pacemaker.( Xagena2005 )

Toff WD et al, N Engl J Med 2005; 353: 145155

Cardio2005


Indietro

Altri articoli

Attualmente non esiste una terapia standard per migliorare l'anoressia correlata al tumore, che ostacola la sopravvivenza. La Mirtazapina ( Remeron...


L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...


L’efficacia della stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo ( ANT DBS ) nei pazienti con epilessia resistente ai...



Gli agenti stimolanti l'eritropoiesi ( ESA ) rappresentano il trattamento standard per l'anemia nella maggior parte dei pazienti con sindromi...


È stato dimostrato che alcuni fattori riproduttivi ( come l'età al menarca e la parità ) sono associati all'età alla...


La sopravvivenza a lungo termine nell’epilessia pediatrica non è completamente caratterizzata. È necessaria una migliore comprensione degli effetti del trattamento...


La funzione del timo negli adulti umani non è ben definita e la rimozione di routine del timo viene eseguita...


Le benzodiazepine e gli ipnotici Z sono comunemente prescritti per l'ansia e l'insonnia durante la gravidanza, ma le evidenze relative...


Le incompatibilità immunologiche tra specie diverse hanno ostacolato gli xenotrapianti da maiale a uomo, ma l’ingegneria del genoma suino ha...