Effetto dell'integrazione mensile di Vitamina D sulle fratture: esito dallo studio D-Health
Una bassa concentrazione sierica di 25-Idrossi-Vitamina D è associata a un aumentato rischio di fratture.
Non è chiaro se l'integrazione di Vitamina D riduca le fratture o se le dosi intermittenti siano dannose.
Si è determinato se l'integrazione di adulti che vivono in Australia con dosi mensili di 60.000 unità internazionali ( UI ) di Vitamina D3 per 5 anni o meno abbia alterato il tasso di fratture.
È stato condotto uno studio basato sulla popolazione, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo sulla Vitamina D3 per via orale come integrazione ( 60.000 Ui al mese ) per un massimo di 5 anni negli adulti di età compresa tra 60 e 84 anni che vivono in Australia.
Sono stati assegnati in modo casuale 21.315 partecipanti alla Vitamina D o al placebo. Sono state accertate le fratture attraverso il collegamento con i set di dati amministrativi.
L'esito principale erano le fratture totali. Ulteriori esiti erano fratture non-vertebrali, osteoporotiche maggiori ( anca, polso, prossimale dell'omero e colonna vertebrale ) e dell'anca.
Sono stati esclusi i partecipanti ( 989, 4.6% ) senza dati collegati, e gli hazard ratio ( HR ) sono stati stimati utilizzando modelli di sopravvivenza parametrici flessibili.
Tra il 2014 e il 2015, sono stati reclutati 21.315 partecipanti. Per l'analisi attuale, sono stati inclusi 20.326 partecipanti ( Vitamina D 10.154, 50.0%; placebo 10.172, 50.0% ). 9.295 su 20.326 partecipanti ( 45.7% ) erano donne e l'età media era di 69.3 anni.
In un follow-up mediano di 5.1 anni, 568 partecipanti ( 5.6% ) nel gruppo Vitamina D e 603 ( 5.9% ) nel gruppo placebo hanno avuto una o più fratture.
Non vi è stato alcun effetto sul rischio di frattura complessivo ( HR 0.94 ) e l'interazione tra il gruppo di randomizzazione e il tempo non è stata significativa ( P=0.14 ).
Tuttavia, l'hazard ratio per le fratture totali è sembrato diminuire con l'aumentare del tempo di follow-up.
Gli hazard ratio complessivi per le fratture non-vertebrali, osteoporotiche maggiori e dell'anca sono stati, rispettivamente, pari a 0.96, 1.00 e 1.11.
Questi risultati non supportano i timori secondo cui le dosi in bolo di Vitamina D somministrate mensilmente aumentino il rischio di fratture.
L'integrazione a lungo termine potrebbe ridurre l'incidenza delle fratture totali, ma sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire questo effetto. ( Xagena2023 )
Waterhouse M et al, Lancet 2023; 11: 324-332
Endo2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Supplemento di Vitamina-D e fratture incidenti negli adulti di mezza età e anziani
Gli integratori di Vitamina-D sono ampiamente raccomandati per la salute delle ossa nella popolazione generale, ma i dati sulla prevenzione...
Dose di Vitamina-D richiesta per la prevenzione delle fratture
I risultati delle meta-analisi che hanno esaminato la relazione tra supplementazione con Vitamina-D e riduzione delle fratture non sono uniformi.Sono...
Vitamina-D con o senza supplementazione di Calcio per la prevenzione del cancro e delle fratture
Gli studi suggeriscono che la supplementazione di Vitamina-D può ridurre il rischio di cancro e di frattura.Per esaminare i benefici...
Donne anziane: un alto dosaggio di Vitamina-D per os è associato a un aumento delle cadute e delle fratture
Migliorare lo status della vitamina D potrebbe essere un importante fattore di rischio modificabile per ridurre cadute e fratture; tuttavia,...
Analoghi della Vitamina-A ad alti dosaggi e rischio di fratture
Uno studio caso-controllo ha valutato il rischio di frattura associato al trattamento con analoghi della Vitamina-A sistemici ( Isotretinoina e...
La sola Vitamina-D al dosaggio di 10-20 microgrammi non è efficace nella prevenzione delle fratture
È stato compiuto uno studio per identificare le caratteristiche dei pazienti che influenzano l'efficacia anti-frattura della Vitamina-D o di Calcio...
La somministrazione di Vitamina-D ad alto dosaggio aumenta il rischio di fratture nelle donne anziane
La somministrazione di vitamina-D nelle donne oltre i 70 anni di età è considerato un intervento protettivo nei confronti delle...
La supplementazione a base di Calcio e di Vitamina D non riduce il rischio di fratture della anca tra le donne sane in postmenopausa
Esistono ancora dubbi riguardo all'efficacia della supplementazione a base di Calcio e di Vitamina D nella prevenzione delle fratture dell'anca...
Il Folato e la Vitamina B12 riducono il rischio di fratture dell’anca nei pazienti anziani dopo ictus
L’iperomocisteinemia è un fattore di rischio per l’ictus ischemico e per le fratture osteoporotiche negli uomini e nelle donne anziane.Il...