Studio ATTAIN: miglioramento clinicamente significativo nella broncodilatazione, nei sintomi e nello stato di salute dei pazienti con BCPO trattati con Aclidinio


Lo studio ATTAIN ( Aclidinium To Treat Airway obstruction In COPD patieNts ), della durata di 6 mesi, in doppio cieco e controllato con placebo, ha messo a confronto l’efficacia e la sicurezza del bromuro di Aclidinio per inalazione da 200 e 400 microg ( due volte al giorno ) rispetto al placebo nei pazienti con BCPO ( broncopneumopatia cronica ostruttiva ) moderata-grave.

Rispetto ai valori di riferimento, sono stati osservati miglioramenti significativi con l’Aclidinio da 200 e 400 microg rispetto al placebo nella risposta trough FEV1 ( 99 e 128 mL; entrambi p inferiori a 0.0001 ).
I miglioramenti nella risposta trough FEV1 con Aclidinio 400 microg sono stati misurati in un intervallo da 105 a 140 mL durante l’intero studio, il che rientra costantemente nella differenza minima clinicamente importante ( MCID ) di oltre 100 mL.

L’Aclidinio ha inoltre migliorato lo stato di salute dei pazienti e ne ha alleviato i sintomi, raggiungendo due obiettivi importanti nella gestione della BCPO.
In particolare, si è assistito a un ampio miglioramento dello stato di salute, come rilevato dal St George’s Respiratory Questionnaire ( SGRQ ) durante il periodo di 24 settimane ( il punteggio medio SGRQ adattato ai valori di riferimento era pari a -3.8 e -4.6 unità per le dosi da 200 e 400 microg rispettivamente ) rispetto al placebo.

Entrambe le dosi di Aclidinio hanno ridotto notevolmente il tasso di esacerbazione della malattia di qualsiasi gravità rispetto al placebo, sebbene lo studio ATTAIN non prevedesse l’osservazione delle esacerbazioni e i partecipanti non avessero precedenti in tal senso.

L’Aclidinio è stato ben tollerato, senza alcuna differenza tra i profili di sicurezza delle due dosi.
L’incidenza degli eventi avversi anticolinergici in entrambi i gruppi di trattamento è stata ridotta e simile a quelli del placebo.

L’Aclidinio è un nuovo antagonista muscarinico per via inalatoria ad azione prolungata ( noto anche come anticolinergico ), che ha un tempo di permanenza lungo nei recettori M3 e un tempo di permanenza minore nei recettori M2. Se somministrato per inalazione, l’Aclidinio favorisce la broncodilatazione inibendo la contrazione della muscolatura liscia delle vie aeree. L’Aclidinio si idrolizza rapidamente nel plasma umano nei due principali metaboliti inattivi.

L’Aclidinio è stato somministrato ai pazienti nelle sperimentazioni utilizzando un nuovo inalatore a polvere secca multidose innovativo ( MDPI, multidose dry powder inhaler ), Genuair. Questo inalatore è stato progettato con un sistema di risposta scatto e colore che, attraverso una finestra di controllo colorata e un clic sonoro, indica che il paziente ha inalato la dose corretta. Incorpora, inoltre, alcune importanti caratteristiche di sicurezza, quali un indicatore visibile della dose, un meccanismo che impedisce la somministrazione di una doppia dose e un sistema di blocco a dose terminata, per impedire l’utilizzo dell’inalatore vuoto.

Informazioni sullo studio ATTAIN

Lo studio ATTAIN è stato condotto in Europa e Sud Africa. Si è trattato di uno studio di 24 settimane, finalizzato alla valutazione della sicurezza e dell’efficacia broncodilatatoria, nel lungo termine, del bromuro di aclidinio per inalazione, nei dosaggi da 200 e 400 microg, entrambi somministrati due volte al giorno, rispetto al placebo, in 828 pazienti affetti da BCPO da moderata a grave. Lo studio ha inoltre valutato i benefici del bromuro di Aclidinio da 200 e 400 microg rispetto al placebo nello stato di salute e nei sintomi legati alla BCPO.

Alla 24[a] settimana, sono stati osservati notevoli miglioramenti rispetto ai valori di riferimento ( p inferiore a 0.0001 per entrambi i dosaggi ) nei criteri di valutazione dell’efficacia primari, tra cui il valore trough FEV1 ( volume espiratorio massimo in un secondo, ovvero la quantità di aria che può essere espirata durante il primo secondo dopo l’inalazione ), il che corrisponde a 99 e 128 mL per 200 e 400 microg rispetto al placebo. Tale miglioramento è stato mantenuto per tutta la durata dello studio e i massimi miglioramenti del valore FEV1 al 1° giorno sono risultati simili a quelli ottenuti durante la 24[a] settimana.

Si è assistito a un notevole miglioramento della qualità di vita, così come rilevato dal Saint George Respiratory Questionnaire durante le 24 settimane rispetto al placebo ( p inferiore a 0.001 per Aclidinio da 200 microg e p inferiore a 0.0001 per la dose da 400 microg ).
L’Aclidinio ha anche ridotto in modo significativo i sintomi, tra cui la dispnea, con un miglioramento notevole del punteggio TDI focale ( unità da 0.6 e 1.0; p inferiore a 0.05 e inferiore a 0.001 rispettivamente ) alla 24[a] settimana.

Oltre a ciò, durante l’intero studio, Aclidinio ha dato origine a variazioni statisticamente significative rispetto ai valori di riferimento del trough FEV1 rispetto al placebo a ciascun time-point: da 77mL a 105mL per l’Aclidinio da 200 microg e da 105mL a 140mL per l’Aclidinio da 400 microg.

Il tasso di esacerbazioni della BCPO di qualsiasi gravità è stato inferiore con Aclidinio da 200 e 400 microg rispetto al placebo ( rispettivamente 0.43 e 0.40 per paziente per anno rispetto al valore di 0.60 del placebo ). Rispetto al placebo, il rapporto con Aclidinio 200 microg è stato pari a 0.72 ( p inferiore a 0.05 ), mentre con Aclidinio 400 microg è stato pari a 0.67 ( p inferiore a 0.05 ).

La percentuale dei pazienti che ha segnalato eventi avversi ed eventi avversi gravi è stata simile al placebo per entrambi i dosaggi. Gli eventi avversi più comuni sono stati cefalea e nasofaringite.
L’incidenza di eventi avversi anticolinergici è stata bassa e simile al placebo ( ad es. secchezza delle fauci e stitichezza entrambe pari a meno di 1% ).

I risultati dello studio ATTAIN sono stati pubblicati su European Respiratory Journal ( ERJ ). ( Xagena2012 )

Fonte: Almirall, 2012


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