Bevacizumab nei pazienti con teleangectasia emorragica ereditaria e malformazioni vascolari epatiche gravi e alta gittata cardiaca


L’unico trattamento disponibile per ripristinare la normale gittata cardiaca nei pazienti con forma ereditaria di telangectasia emorragica ( HHT ) e insufficienza cardiaca è il trapianto di fegato.

I trattamenti anti-VEGF ( fattore di crescita endoteliale vascolare ), come Bevacizumab ( Avastin ) potrebbero risultare efficaci.

Uno studio ha valutato l’efficacia di Bevacizumab nel ridurre un’alta gittata cardiaca nelle forme gravi di telangectasia emorragica, il miglioramento nella durata della epistassi e la qualità di vita.

Lo studio in singolo centro, di fase 2 con reclutamento dal French HHT Network ha coinvolto pazienti di età compresa tra 18 e 70 anni con telangectasia emorragica confermata, grave coinvolgimento epatico ed elevato indice cardiaco correlato a telangectasia emorragica.

Ai pazienti è stato somministrato Bevacizumab, 5 mg per kg, ogni 14 giorni per un totale di 6 iniezioni.

La durata totale del trattamento è stata di 2.5 mesi, e i pazienti sono stati seguiti per un periodo durato fino a 6 mesi dopo l’inizio del trattamento.

La principale misura di esito era la diminuzione nella gittata cardiaca a 3 mesi dopo la prima iniezione, valutata con ecocardiografia.

In totale, 25 pazienti sono stati inclusi nello studio nel periodo 2009-2010.

Venti pazienti su 24 che disponevano di ecocardiogrammi per la seconda lettura è stata osservata una risposta: risposta con normalizzazione dell’indice cardiaco ( risposta completa [ CR ] ) in 3 dei 24, risposta parziale ( PR ) in 17 dei 24, e nessuna risposta in 4 casi.

Il valore mediano dell’indice cardiaco all’inizio del trattamento è stato pari a 5.05 L/min/m2, ed è diminuito significativamente a 3 mesi dopo l’inizio del trattamento con un indice cardiaco mediano di 4.2 L/min/m2 ( P inferiore a 0.001 ).

L’indice cardiaco mediano a 6 mesi è risultato significativamente più basso rispetto al periodo pre-trattamento ( 4.1 L/min/m2 ).

Tra i 23 pazienti che disponevano di dati a 6 mesi, sono state osservate risposte complete in 5 casi, risposte parziali in 15 casi e nessuna risposta in 3 casi.

La durata media della epistassi, che era di 221 minuti al mese al momento dell’arruolamento, è diminuita in modo significativo a 3 mesi ( 134 minuti ) e 6 mesi ( 43 minuti ) ( P=0.008 ).

La qualità di vita è migliorata in modo significativo.

Gli eventi avversi più gravi sono stati due casi di ipertensione sistematica di grado 3, che sono stati trattati con successo.

In conclusione, in questo studio preliminare su pazienti con telangectasia emorragica associata a gravi malformazioni vascolari epatiche ed alta gittata cardiaca, la somministrazione di Bevacizumab è risultata associata a una diminuzione della gittata cardiaca e a una riduzione nella durata e nel numero di episodi di epistassi.

Dupuis-Girod S et al, JAMA 2012; 307: 948-955

MalRar2012 Med2012 Cardio2012 Farma2012


Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


La combinazione di un anticorpo contro PD-1 o il suo ligando ( PD-L1 ) con la chemioterapia è il trattamento...


Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...


Gli esiti per i bambini con neuroblastoma ad alto rischio recidivante e refrattario ( RR-HRNB ) rimangono sfavorevoli. Lo studio...


Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...


È stata confrontata la durata standard rispetto a quella estesa del trattamento con Bevacizumab ( Avastin ) in combinazione con...


Si è valutato se la reirradiazione ( re-RT ) e Bevacizumab ( Avastin ) concomitante siano in grado di migliorare...



Le combinazioni di farmaci antiangiogenici con la proteina anti-PD-1 e gli agenti anti-PD-L1 rappresentano una nuova opzione terapeutica per il...


Il tumore neuroendocrino della cervice ricorrente di alto grado ha una prognosi molto sfavorevole e opzioni di trattamento attivo limitate. È...