Bevacizumab prolunga la sopravvivenza nel carcinoma ovarico recidivante
Bevacizumab ( Avastin ) è efficace nel prolungare la sopravvivenza libera da progressione nelle pazienti con carcinoma ovarico recidivante, indipendentemente dallo status di sensibilità al Platino.
I pazienti parzialmente sensibili, cioè quelli non-in-trattamento con chemioterapia a base di Platino da 6 a 12 mesi, sembrano rispondere al meglio a Bevacizumab più Gemcitabina ( Gemzar ) e Carboplatino, riducendo il rischio di progressione del 64% rispetto alla sola chemioterapia.
Quelli non-in-terapia da più di un anno hanno ridotto il rischio di progressione del 48% con la combinazione dei tre farmaci.
I risultati di una sottoanalisi dello studio controllato con placebo OCEANS, hanno dimostrato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione da 8.4 mesi con la chemioterapia a base di Carboplatino e Gemcitabina a 12.4 mesi con Bevacizumab aggiunto alla chemioterapia ( p
I pazienti erano stati trattati in prima linea con Paclitaxel ( Taxol ) e Gemcitabina.
In seguito i pazienti hanno ricevuto 6 cicli di Gemcitabina ( 1.000 mg/m2 nei giorni 1 e 8 ) e Carboplatino ad una dose di 4 sotto l'area della curva.
Era permesso ricevere fino a 10 cicli in caso di risposta alla terapia.
Bevacizumab ( 15 mg/kg ogni 3 settimane ), oppure placebo, è stato somministrato al primo giorno del ciclo ed è stato continuato fino a progressione della malattia.
Per questa sottoanalisi, 484 pazienti sono stati stratificati sulla base della sensibilità di Platino.
Le 171 donne che erano state definite come parzialmente sensibili al Platino hanno presentato risultati migliori quando sono state trattate con Bevacizumab, riducendo il rischio di progressione del 64% ( HR=0.36 ).
Le 209 donne che erano state definite come sensibili al Platino hanno ridotto il proprio rischio di progressione del 48% ( HR=0.52 ).
Le 104 donne che erano da più di due anni trattate con il precedente regime a base di Platino hanno ridotto il rischio di progressione del 38% ( HR=0.62 ), anche se questa differenza non ha raggiunto la significatività statistica.
Al momento dell'analisi, il 65% delle pazienti del braccio placebo e il 41% delle pazienti nel braccio Bevacizumab ha interrotto il farmaco a causa della progressione della malattia.
Più pazienti ( 23% ) hanno interrotto Bevacizumab a causa di eventi avversi contro il 5% di quelli in chemioterapia.
La neutropenia febbrile si è presentata nel 2% delle pazienti in ciascun braccio. Un decesso è avvenuto in ciascun braccio ( un paziente nel gruppo placebo è morto per un infarto miocardico, uno nel braccio Bevacizumab è morto di emorragia cerebrale in presenza di metastasi cerebrali di nuova diagnosi.
Dallo studio è emerso che Bevacizumab più Carboplatino e Gemcitabina, con Bevacizumab fino a progressione, fornisce un beneficio clinico significativo rispetto alla sola chemioterapia nel carcinoma ovarico recidivante. ( Xagena2011 )
Fonte: European Multidisciplinary Cancer Congress, 2011
Farma2011 Onco2011 Gyne2011
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Atezolizumab e Platino più Pemetrexed con o senza Bevacizumab per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso metastatico
La combinazione di un anticorpo contro PD-1 o il suo ligando ( PD-L1 ) con la chemioterapia è il trattamento...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Bevacizumab, Irinotecan o Topotecan aggiunti a Temozolomide nei bambini affetti da neuroblastoma recidivante e refrattario: studio ITCC-SIOPEN BEACON-Neuroblastoma
Gli esiti per i bambini con neuroblastoma ad alto rischio recidivante e refrattario ( RR-HRNB ) rimangono sfavorevoli. Lo studio...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
Durata ottimale del trattamento di Bevacizumab come terapia di prima linea per il tumore ovarico avanzato: studio AGO-OVAR 17 BOOST/GINECO OV118/ENGOT Ov-15
È stata confrontata la durata standard rispetto a quella estesa del trattamento con Bevacizumab ( Avastin ) in combinazione con...
Bevacizumab e reirradiazione concomitanti rispetto al solo Bevacizumab come trattamento per il glioblastoma ricorrente: studio NRG Oncology/RTOG1205
Si è valutato se la reirradiazione ( re-RT ) e Bevacizumab ( Avastin ) concomitante siano in grado di migliorare...
Studio DUO-O: la combinazione di Olaparib e Durvalumab ha ridotto del 37% il rischio di progressione della malattia o morte rispetto a chemioterapia e Bevacizumab nei pazienti con carcinoma ovarico avanzato senza mutazioni tumorali di BRCA
Un'analisi ad interim pianificata dello studio di fase III DUO-O ha dimostrato che il trattamento con una combinazione di Olaparib...
Atezolizumab più Bevacizumab come trattamento di prima linea per i pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule metastatico non squamoso con elevato carico di mutazioni tumorali
Le combinazioni di farmaci antiangiogenici con la proteina anti-PD-1 e gli agenti anti-PD-L1 rappresentano una nuova opzione terapeutica per il...
La terapia di combinazione con Topotecan, Paclitaxel e Bevacizumab migliora la sopravvivenza libera da progressione nelle pazienti con tumore neuroendocrino della cervice ricorrente di alto grado: studio NeCTuR
Il tumore neuroendocrino della cervice ricorrente di alto grado ha una prognosi molto sfavorevole e opzioni di trattamento attivo limitate. È...