Cancro al seno triplo negativo in fase II/III: impatto della aggiunta di Carboplatino e/o Bevacizumab a Paclitaxel neoadiuvante seguiti da Doxorubicina e Ciclofosfamide dose-dense sulla risposta patologica completa
Un terzo delle pazienti con cancro al seno triplo negativo ( TNBC ) ottengono una risposta patologica completa ( pCR ) con la chemioterapia neoadiuvante standard.
CALGB 40603 ( Alliance ), uno studio in aperto, randomizzato, di fase II, ha valutato l'impatto dell'aggiunta di Carboplatino [ Paraplatin ] e/o Bevacizumab [ Avastin ].
Pazienti ( n=443 ) con tumore alla mammella triplo negativo in stadio II-III hanno ricevuto Paclitaxel [ Taxolo ] 80 mg/m2 una volta alla settimana ( wP ) per 12 settimane, seguito da Doxorubicina [ Adriblastina ] e Ciclofosfamide [ Endoxan ] una volta ogni 2 settimane ( ddAC ) per quattro cicli, e sono state assegnate in modo casuale a Carboplatino concomitante ( area sotto la curva, AUC=6 ) una volta ogni 3 settimane per 4 cicli e/o Bevacizumab 10 mg/kg ogni 2 settimane per 9 cicli.
Sono stati analizzati gli effetti dell’aggiunta di questi farmaci sulla risposta patologica completa del seno ( ypT0/is ), risposta patologica completa di seno / ascella ( ypT0/isN0 ), somministrazione del trattamento e tossicità.
Le pazienti assegnate a Carboplatino o Bevacizumab avevano una minore probabilità di completare l’assunzione di Paclitaxel una volta a settimana e del regime Doxorubicina più Ciclofosfamide ogni 2 settimane senza saltare le dosi, cambiare il dosaggio o interrompere precocemente l’assunzione a causa della tossicità.
La neutropenia e la trombocitopenia di grado 3 o superiore sono risultate più comuni con Carboplatino, così come ipertensione, infezione, eventi tromboembolici, sanguinamento e complicanze postoperatorie con Bevacizumab.
Impiegando valori P unilaterali, l’aggiunta di Carboplatino ( 60% vs 44%; P=0.0018 ) o di Bevacizumab ( 59% vs 48%; P=0.0089 ) ha aumentato significativamente la risposta patologica completa del seno, mentre solo Carboplatino ( 54% vs 41 %; P=0.0029 ) ha significativamente aumentato la risposta patologica completa di seno / ascella.
Interazioni più che additive tra i due farmaci non sono state dimostrate.
In conclusione, nel tumore al seno triplo-negativo in fase II/III, l’aggiunta di Carboplatino o Bevacizumab alla chemioterapia neoadiuvante ha aumentato i tassi di risposta patologica completa, ma non è chiaro se questo sia alla base di un miglioramento della sopravvivenza libera da recidiva o della sopravvivenza globale.
Dati i risultati forniti da studi adiuvanti recentemente riportati, ulteriori indagini su Bevacizumab in questo ambito sono improbabili, ma il ruolo del Carboplatino potrebbe essere valutato in studi definitivi, idealmente limitati a sottogruppi di pazienti biologicamente definiti con maggiore probabilità di trarre benefici da questo chemioterapico. ( Xagena2015 )
Sikov WM et al, J Clin Oncol 2015;33:13-21
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