Inquinamento atmosferico associato a ictus incidente, eventi cardiovascolari post-ictus e morte
L'inquinamento dell'aria ambientale è stato ampiamente collegato alla morbilità e alla mortalità per ictus. Tuttavia, i suoi effetti sulla traiettoria di progressione dinamica dell'ictus rimangono sconosciuti.
Sono stati studiati gli effetti dell'inquinamento dell'aria ambientale sulla traiettoria di progressione dallo stato di salute all'ictus incidente, alle malattie cardiovascolari post-ictus e alla successiva morte.
Sono stati arruolati 318.752 partecipanti dalla UK Biobank. Sono state stimate le concentrazioni annuali di inquinamento atmosferico in particolato ( PM2.5, PM grossolano, PM10 e assorbimento di PM2.5 ), biossido di azoto ( NO2 ) e ossido di azoto ( NOx ).
Durante 3.765.630 anni-persona di follow-up, sono stati identificati 5.967 pazienti colpiti da ictus, 2.985 pazienti cardiovascolari post-ictus e 1.020 decessi successivi.
Ogni aumento di 5 microg/m3 di PM 2.5, NO2 e NOx è stato associato alla transizione dallo stato di buona salute all'ictus incidente ( hazard ratio, HR=1.24; 1.02; 1.01 ) e alla transizione dallo stato di salute alla morte direttamente ( 1.30; 1.03; 1.02 ).
Sono state anche osservate associazioni positive per malattie cardiovascolari post-ictus, in particolare per NO2 ( 1.04 ), ma questi effetti sono gradualmente diminuiti per l'esito della mortalità.
Questo studio ha fornito la prima prova che l'inquinamento dell'aria ambientale è un fattore importante associato alla progressione dell'ictus e gli effetti differivano nelle diverse fasi cliniche.
Una migliore comprensione degli effetti differenziali degli inquinanti atmosferici sulle diverse fasi di transizione dell'ictus potrebbe fornire preziose informazioni sugli obiettivi per la gestione della salute e la prevenzione clinica. ( Xagena2022 )
Tian F et al, Neurology 2022, 99; e2474-e2484
Neuro2022
Indietro
Altri articoli
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...
I benefici dell'uso dell'Aspirina nell'infarto del miocardio sono ridotti dall'uso delle statine nei pazienti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica
Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...
Aspirina con o senza statina nelle persone senza malattia cardiovascolare aterosclerotica in tutte le categorie di rischio
Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...
Associazione dell'indice trigliceridi-glucosio come misura della resistenza all'insulina con mortalità e malattie cardiovascolari nelle popolazioni dei cinque continenti: studio PURE
L'indice trigliceridi-glucosio ( TyG ) è un marcatore surrogato facilmente accessibile della resistenza all'insulina, un percorso importante nello sviluppo del...
Acido Bempedoico per la prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari nei pazienti con intolleranza alle statine
Gli effetti dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) sugli esiti cardiovascolari nei pazienti intolleranti alle statine senza un precedente evento cardiovascolare...