Enzastaurina rispetto a Lomustina nel trattamento del glioblastoma intracranico ricorrente
Uno studio di fase III in aperto ha confrontato l’efficacia e lasicurezza di Enzastaurina versus Lomustina ( CeeNU ) in pazienti con glioblastoma ricorrente ( di grado 4 secondo l’Organizzazione mondiale della sanità [ OMS ] ).
I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale, e in rapporto 2:1 a ricevere cicli di 6 settimane di Enzastaurina 500 mg/die ( dose di carico 1,125 mg al giorno 1 ) o Lomustina ( da 100 a 130 mg/m(2) al giorno 1 ).
Assumendo un miglioramento del 45% nella sopravvivenza libera da progressione, sarebbero stati necessari 397 pazienti per avere una potenza dell’80% per raggiungere la significatività statistica a un livello a una coda di 0.025.
L’arruolamento è terminato a 266 pazienti ( Enzastaurina, n=174; Lomustina, n=92 ) per inutilità dopo un’analisi ad interim pianificata.
Le caratteristiche dei pazienti erano bilanciate nei 2 bracci dello studio.
Sopravvivenza mediana libera da progressione ( 1.5 vs 1.6 mesi; hazard ratio, HR=1.28 ), sopravvivenza generale ( 6.6 vs 7.1 mesi; HR=1.20 ) e tasso di sopravvivenza libera da progressione a 6 mesi ( P=0.13 ) non hanno mostrato differenze significative tra Enzastaurina e Lomustina, rispettivamente.
È stata osservata malattia stabile nel 38.5% e nel 35.9% dei pazienti e risposta obiettiva nel 2.9% e 4.3% dei pazienti, rispettivamente.
Il tempo al deterioramento del benessere fisico e funzionale e i sintomi non hanno mostrato differenze nei 2 bracci dello studio ( HR=1.12; P=0.54 ), ma 4 pazienti hanno interrotto il trattamento con Enzastaurina a causa di eventi avversi gravi legati al farmaco e 11 pazienti trattati con Enzastaurina sono deceduti nel corso dello studio ( 4 per eventi avversi; 1 legato al farmaco ).
I 4 decessi osservati nel gruppo Lomustina sono risultati legati alla malattia e le tossicità ematologiche di grado 3 e 4 sono risultate significativamente più elevate con Lomustina ( 46 eventi ) che con Enzastaurina ( 1 evento; P minore o uguale a 0.001 ).
In conclusione, Enzastaurina è risultata ben tollerata e ha mostrato un miglior profilo di tossicità ematologica ma non efficacia superiore rispetto a Lomustina in pazienti con glioblastoma ricorrente. ( Xagena2010 )
Wick W et al, J Clin Oncol 2010; 28: 1168-1174
Neuro2010 Farma2010 Onco2010
Indietro
Altri articoli
Linfoma diffuso a grandi cellule B ad alto rischio: Enzastaurina versus placebo nei pazienti che hanno raggiunto la remissione dopo la terapia di prima linea
È stata confrontata la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) dopo la terapia di mantenimento con l’inibitore selettivo della...
Trattamento con e senza Enzastaurina in combinazione con Paclitaxel e Carboplatino come trattamento di prima linea seguito da terapia di mantenimento nel tumore dell’ovaio in stadio avanzato
Enzastaurina, farmaco antitumorale, è un inibitore della serina/treonina chinasi orale. Uno studio di fase II ha valutato l’efficacia e la...
Europa: approvato Enzastaurina nel trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B
Eli Lilly ha informato che l’EMEA ( European Medicines Agency ) ha assegnato ad Enzastaurina lo stato di orphan drug...