Atorvastatina, Etidronato o entrambi in pazienti ad alto rischio di placche aterosclerotiche aortiche


Le statine non sono efficaci nel ridurre le placche aterosclerotiche dell'aorta addominale e numerose prove indicano che i bifosfonati hanno la potenziale capacità di indurre la regressione delle placche aterosclerotiche della aorta addominale.

Uno studio in aperto prospettico, randomizzato, in cieco, ha coinvolto 108 partecipanti con ipercolesterolemia.
I partecipanti hanno ricevuto 20 mg di Atorvastatina ( Lipitor, Torvast ) al giorno, 400 mg di Etidronato ( Didronel ) al giorno, o entrambi i farmaci quotidianamente.

L'endpoint primario era la variazione percentuale del massimo spessore della parete del vaso dovuto a placche aterosclerotiche nelle aorte toraciche e addominali misurato con la risonanza magnetica, dopo 12 mesi di trattamento.

Nei gruppi di terapia combinata e di trattamento con Atorvastatina, il massimo spessore della parete del vaso della aorta toracica si è ridotto, rispettivamente, del 13.8% e del 12.3%.

Questi tassi di riduzione sono risultati paragonabili tra i due gruppi ( P=0.61 ).

Nel gruppo Etidronato, il massimo spessore della parete del vaso della aorta toracica è rimasto invariato ( 2.2% ).

Al contrario, il massimo spessore della parete del vaso della aorta addominale si è ridotto in modo più efficace nel gruppo di terapia di combinazione ( -11.4% ), rispetto al gruppo Atorvastatina ( -0.9%; P minore di 0.001 ) e al gruppo Etidronato ( 5.5%, P=0.006 ).

In conclusione, la terapia di combinazione con Atorvastatina più Etidronato per 12 mesi ha significativamente ridotto le placche aortiche toraciche e addominali, mentre l’Atorvastatina in monoterapia ha ridotto solo le placche aortiche toraciche, e l’Etidronato in monoterapia ha ridotto solo le placche dell'aorta addominale.
L'efficacia della terapia di combinazione nel ridurre le placche aterosclerotiche nella aorta addominale è stata significativamente maggiore rispetto ad Atorvastatina ed Etidronato in monoterapia. ( Xagena 2013 )

Kawahara T et al, Circulation 2013; 127: 2327-2335

Cardio2013 Farma2013


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