Il trattamento a base di Nelfinavir, un inibitore della proteasi di HIV, associato alla chemioradioterapia appare promettente nel trattamento del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule
Uno studio prospettico di fase 1/2 a braccio singolo ha mostrato che Nelfinavir mesilato ( Viracept ) somministrato in modo concomitante con la chemioradioterapia è apparso associato a risposte e risultati di sopravvivenza promettenti tra i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato .
La combinazione ha anche mostrato una tossicità accettabile.
La somministrazione concomitante di un farmaco radiosensibilizzante durante la radioterapia standard appare essere un approccio teso a migliorare il controllo locale del tumore NSCLC.
Studi preclinici hanno dimostrato che una classe di inibitori della proteasi utilizzati per il trattamento di HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) può radiosensibilizzare le cellule tumorali sia in vitro che in vivo.
I ricercatori hanno somministrato per os Nelfinavir mesilato, un inibitore della proteasi, a 35 pazienti ( età mediana, 60 anni; intervallo, 39-79; 54% uomini ) con tumore NSCLC localmente avanzato allo stadio IIIA o allo stadio IIIB a un dosaggio di 625 mg due volte al giorno ( n = 5 ) [ livello di dose 1 ] o di 1.250 mg due volte al giorno ( n = 30 ) [ livello di dose 2 ] da 7 a 14 giorni prima e durante la chemioradioterapia concomitante.
La tossicità e la dose massima tollerata erano gli endpoint di fase 1. La sopravvivenza globale ( OS ), il fallimento locale, la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) erano gli endpoint di fase 2.
Il follow-up mediano per tutti i pazienti è stato di 6.8 anni, e un minimo di 5 anni per tutti i sopravvissuti.
I risultati della parte di fase 1 non hanno mostrato effetti tossici limitanti la dose.
Tra i 33 pazienti con scansioni tomografiche post-trattamento valutabili, è stato osservato un tasso ORR del 94% ( IC al 95%, 86-100 ).
La sopravvivenza mediana senza progressione tra questi pazienti è stata pari a 11.7 mesi ( IC al 95%, 6.2-17.1 ) e la sopravvivenza mediana globale è stata pari a 41.1 mesi ( IC al 95%, 19-63.1 ). Il tasso medio di sopravvivenza globale a 5 anni è stata del 37.1%.
L'incidenza cumulativa di fallimento locale è stata del 39% ( IC al 95%, 30.5-47.5 ).
Due pazienti nel primo livello di dose e 18 pazienti nel secondo livello di dose hanno presentato leucopenia di grado 3 o di grado 4, ma nessuno ha richiesto una riduzione delle dosi di chemioterapia o di Nelfinavir mesilato. ( Xagena2019 )
Fonte: JAMA Oncology, 2019
Pneumo2019 Onco2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Esiti clinici dell'inibitore della proteasi dell'HIV Nelfinavir con chemioradioterapia concomitante per il tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio IIIA / IIIB non-resecabile
Il fallimento locale dopo la chemioradioterapia ( CT-RT ) contribuisce significativamente alla mortalità nei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule...
Elvitegravir 1 volta al giorno versus Raltegravir 2 volte al giorno in pazienti con HIV già trattati e in trattamento con un inibitore delle proteasi potenziato con Ritonavir
Elvitegravir è un inibitore della integrasi di HIV-1, orale a somministrazione giornaliera, potenziato con Ritonavir.È stato condotto uno studio per...
Terapia antiretrovirale di prima linea con inibitore proteasico vs inibitore non-nucleosidico della trascrittasi inversa e passaggio a più alta vs bassa carica virale in bambini infettati da HIV
I bambini con HIV rimangono in terapia antiretrovirale più a lungo degli adulti e quindi la durata della terapia antiretrovirale...
Infezione da HIV: approvato negli USA Prezista, un inibitore della proteasi per pazienti non responder ad altri trattamenti
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Prezista ( Darunavir ), un nuovo inibitore della proteasi per l’infezione...
L’inibitore delle proteasi , Atazanavir , nel trattamento dell’infezione da HIV
L’FDA ha approvato Atazanavir ( Reyataz ) , un inibitore delle proteasi, da impiegarsi in associazione ad altri farmaci...