Esiti di gravidanza e fetali dopo esposizione a Interferone-beta nella sclerosi multipla
Uno studio di coorte ha valutato gli esiti di gravidanza e fetali dopo esposizione in utero a Interferone-beta in donne in gravidanza con sclerosi multipla con attenzione specifica al rischio di aborto spontaneo.
I dati sono stati raccolti mediante un'intervista standardizzata e semi-strutturata; le pazienti che avevano interrotto il trattamento con Interferone beta meno di 4 settimane prima del concepimento ( esposte ) sono state confrontate con quelle che lo avevano interrotto ad almeno 4 settimane dal concepimento o che non erano mai state trattate ( non-esposte ).
Possibili fattori confondenti sono stati tenuti in considerazione grazie a un'analisi multivariata con aggiustamento per il propensity score.
Sono stati raccolti dati relativi a 396 gravidanze in 388 donne, 88 classificate come esposte ( esposizione media: 4.6 settimane ).
L'esposizione a Interferone beta non è risultata associata a un aumento del rischio di aborto spontaneo ( odds ratio aggiustato, OR=1.08; p=0.88 ), ma è risultata correlata a un più basso peso ( p minore di 0.0001 ) e a una più bassa lunghezza del neonato ( p minore di 0.0001 ).
La proporzione di aborti spontanei nelle pazienti esposte è risultata compresa nell'intervallo atteso per la popolazione italiana nello stesso periodo.
L'esposizione a Interferone-beta ( OR=2.11; p=0.012 ) e il parto cesareo sono risultati predittori solamente del parto prematuro.
Nelle donne esposte al farmaco non sono state osservate complicanze fetali significative, malformazioni o anomalie di sviluppo nel corso di un follow-up mediano di 2.1 anni.
In conclusione, queste osservazioni mettono in luce la relativa sicurezza dell'esposizione a Interferone-beta fino a 4 settimane. ( Xagena2010 )
Amato MP et al, Neurology 2010; 75: 1794-802
Neuro2010 Farma2010 Gyne2010
Indietro
Altri articoli
Sicurezza ed efficacia dell'Interferone beta-1a nebulizzato SNG001 per inalazione per il trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2
La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ) comporta un rischio sostanziale di malattia grave...
Efficacia dell'Interferone beta-1a più Remdesivir rispetto al solo Remdesivir negli adulti ospedalizzati con COVID-19
La compromissione funzionale dell'Interferone, un componente antivirale naturale del sistema immunitario, è associata alla patogenesi e alla gravità della COVID-19....
Sicurezza ed efficacia di Ozanimod rispetto all'Interferone beta-1a nella sclerosi multipla recidivante: studio SUNBEAM
Ozanimod, un modulatore del recettore della sfingosina 1-fosfato ( S1P ), si lega selettivamente ai sottotipi recettoriali 1 e 5...
Cladribina versus Fingolimod, Natalizumab e Interferone beta per la sclerosi multipla
Una analisi abbinata per punteggio di propensione da MSBase ha confrontato l'efficacia della Cladribina ( Mavenclad ) con Interferone beta...
Profilo di sicurezza a livello epatico: Teriflunomide versus Interferone-beta nella sclerosi multipla
E' stato confrontato il profilo di sicurezza a livello epatico di Interferone beta ( IFN-beta ) e di Teriflunomide (...
Efficacia del trattamento con Alemtuzumab rispetto a Natalizumab, Fingolimod e Interferone beta nella sclerosi multipla recidivante-remittente
Alemtuzumab ( Lemtrada ), un anticorpo anti-CD52, ha dimostrato di essere più efficace dell'Interferone beta-1a nel trattamento della sclerosi multipla...
Ocrelizumab versus Interferone beta-1a nella sclerosi multipla recidivante
Le cellule B influenzano la patogenesi della sclerosi multipla. Ocrelizumab ( Ocrevus )è un anticorpo monoclonale umanizzato che causa deplezione selettiva...
Sclerosi multipla: formazione di anticorpi anti-Interferone-beta e anti-Natalizumab
L’immunogenicità dei prodotti biofarmaceutici nella sclerosi multipla è un effetto collaterale frequente che ha un'eziologia multifattoriale. Ricercatori hanno valutato le...
Daclizumab HYP vs interferone beta-1a nella sclerosi multipla recidivante
Daclizumab HYP ( Daclizumab high-yeld process; Zinbryta ) è un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega a CD25 ( subunità...
Efficacia del Peginterferone beta-1a nella sclerosi multipla recidivante-remittente dopo 48 settimane di trattamento
Lo studio di fase III ADVANCE ha valutato la sicurezza e l’efficacia del Peginterferone beta-1a ( Plegridy ), somministrato per...