Sicurezza, tollerabilità e farmacodinamica di ABT-122, una immunoglobulina a doppio dominio variabile mirata al fattore di necrosi tumorale e alla interleuchina-17, in pazienti con artrite reumatoide


Il fattore di necrosi tumorale ( TNF ) e l'interleuchina-17 ( IL-17 ) contribuiscono in modo indipendente alla fisiopatologia dell'artrite reumatoide.

ABT-122 è una nuova immunoglobulina a doppio dominio variabile diretta selettivamente e simultaneamente contro TNF umano e IL-17A.
Lo scopo del trattamento con ABT-122 è quello di evocare una risposta clinica maggiore di quella ottenuta mirando alle citochine.

È stato intrapreso uno studio per valutare la sicurezza, la tollerabilità e la farmacodinamica di ABT-122 sulla base di 2 studi di fase I controllati con placebo, con più aumenti di dose nei pazienti con artrite reumatoide originariamente inattiva.

I pazienti ( n=44 ) che ricevevano dosi stabili di Metotrexato ( 2.5-25 mg/settimana ) sono stati randomizzati a ricevere placebo sottocutaneo, ABT-122 1 mg/kg a settimane alterne ( 4 dosi ) oppure ABT-122 0.5, 1.5 o 3 mg/kg settimanali ( 8 dosi ) e sono stati valutati 45 giorni dopo l'ultima dose ( giorno 92 ).
I campioni di siero per la valutazione dei marcatori di infiammazione e delle chemochine sono stati raccolti al basale e post-dose nei giorni 3, 5, 8, 15, 29, 57, 64, 78 e 92.

Non sono stati osservati riscontri clinicamente significativi sulla sicurezza di ABT-122.
I tassi di eventi avversi emergenti dal trattamento sono stati simili nei pazienti trattati con ABT-122 e quelli trattati con placebo.
È stato osservato solo 1 grave evento avverso e nessuna reazione di ipersensibilità sistemica o tossicità dose-limitante nei pazienti trattati con ABT-122.

L'incidenza di infezioni è risultata simile tra i pazienti trattati con ABT-122 e quelli trattati con placebo, senza alcuna infezione grave riportata.

I livelli di CXCL9, CXCL10, CCL23 e E-selectina solubile sono risultati significativamente diminuiti dopo il trattamento con ABT-122 rispetto al trattamento con placebo.

Sebbene i pazienti avessero una artrite reumatoide sostanzialmente inattiva, i parametri clinici esplorativi hanno suggerito potenziali effetti antinfiammatori in seguito al trattamento con ABT-122.

In conclusione, i risultati di questi studi di fase I hanno indicato che la doppia neutralizzazione di TNF e IL-17 con ABT-122 ha caratteristiche accettabili per una ulteriore esplorazione del potenziale terapeutico nelle malattie infiammatorie immuno-mediate guidate da TNF e IL-17A. ( Xagena2017 )

Fleischmann RM et al, Arthritis Rheumatol 2017; 69: 2283-2291

Reuma2017 Farma2017


Indietro

Altri articoli

L’uso di anticorpi monoclonali ha cambiato il trattamento di diverse malattie infiammatorie immunomediate, inclusa la psoriasi. Tuttavia, queste grandi proteine...


I pazienti con neuroblastoma recidivante ad alto rischio ( rHR-NB ) hanno una prognosi infausta. Si è ipotizzato che gli...


L'interleuchina-23 ( IL-23 ) è stata implicata nell'infiammazione delle vie aeree mediata dalle citochine di tipo 2 e di tipo...


Ustekinumab ( Stelara ), un anticorpo monoclonale mirato all'interleuchina 12/23p40 ( IL-12 / 23p40 ), è efficace nel trattamento della...


Si ritiene che una carenza acquisita di interleuchina-2 ( IL-2 ) e difetti correlati nell'omeostasi delle cellule T regolatorie svolgano...


Da uno studio clinico è emerso che l'Interleuchina-2 ( IL-2 ) a basso dosaggio può essere sicura ed efficace nel...


L'immunoterapia con l'anticorpo monoclonale chimerico anti-GD2 Dinutuximab, combinata con l'alternanza di GM-CSF ( fattore stimolante le colonie dei granulociti-macrofagi )...


La pustolosi palmoplantare è una malattia cutanea recalcitrante senza trattamento biologicamente approvato. E' stato ipotizzato il coinvolgimento della interleuchina 23 (...


Il pathway interleuchina-23 ( IL-23 ) è implicato geneticamente e biologicamente nella patogenesi della malattia di Crohn. E' stata valutata l'efficacia...