Effetto del Levetiracetam sulla attività cognitiva nei pazienti con malattia di Alzheimer con e senza attività epilettiforme
L'ipereccitabilità neuronale può contribuire alla disfunzione cognitiva nei pazienti con malattia di Alzheimer ( AD ).
È stata determinata la capacità del farmaco antiepilettico Levetiracetam ( Keppra ) di migliorare l'attvità cognitiva nelle persone con Alzheimer.
Lo studio LEV-AD ( Levetiracetam for Alzheimer's Disease-Associated Network Hyperexcitability ) era uno studio clinico crossover di fase 2a, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, su 34 adulti con malattia di Alzheimer condotto presso la University of California, San Francisco, e la University of Minnesota, Twin Cities, tra il 2014 e il 2020.
I partecipanti erano adulti di età pari o inferiore a 80 anni che avevano un punteggio Mini-Mental State Examination di 18 punti o superiore e/o un punteggio Clinical Dementia Rating inferiore a 2 punti.
Lo screening includeva un'elettroencefalografia video notturna e un esame magnetoencefalico a riposo di 1 ora.
Il gruppo A ha ricevuto placebo due volte al giorno per 4 settimane seguito da un periodo di washout di 4 settimane, quindi Levetiracetam orale, 125 mg, due volte al giorno per 4 settimane.
Il gruppo B ha ricevuto il trattamento utilizzando la sequenza inversa.
L'esito primario era la capacità del trattamento con Levetiracetam di migliorare la funzione esecutiva ( misurata dal punteggio composito NIH-EXAMINER [ National Institutes of Health Executive Abilities: Measures and Instruments for Neurobehavioral Evaluation and Research ] ).
Gli esiti secondari erano l'attività cognitiva ( misurata dalla sottoscala di denominazione delle interferenze Stroop Color and Word Test, Stroop, e la sottoscala cognitiva della scala di valutazione della malattia di Alzheimer ) e la disabilità.
I risultati esplorativi includevano le prestazioni su un test di apprendimento su un percorso virtuale e punteggi sui test cognitivi e funzionali tra i partecipanti con attività epilettiforme.
Dei 54 adulti valutati per l'idoneità, 11 non hanno soddisfatto i criteri dello studio e 9 hanno rifiutato di partecipare.
In totale 34 adulti ( 21 donne, 61.8%; età media 62.3 anni ) con malattia di Alzheimer sono stati arruolati e randomizzati ( 17 partecipanti al gruppo A e 17 partecipanti al gruppo B ).
In tutto 13 partecipanti ( 38.2% ) sono stati classificati come aventi attività epilettiforme.
In totale, 28 partecipanti ( 82.4% ) hanno completato lo studio, 10 dei quali ( 35.7% ) avevano attività epilettiforme.
Nel complesso, il trattamento con Levetiracetam non ha modificato i punteggi compositi NIH-EXAMINER ( differenza media rispetto al placebo, 0.07 punti; P=0.55 ) o le misure secondarie.
Tuttavia, tra i partecipanti con attività epilettiforme, il trattamento con Levetiracetam ha migliorato le prestazioni sulla sottoscala di denominazione delle interferenze di Stroop ( miglioramento netto rispetto al placebo, 7.4 punti; P=0.046 ) e il test di apprendimento sul percorso virtuale ( t=2.36; Cohen f2=0.11; P=0.02 ).
Non ci sono state interruzioni del trattamento a causa di eventi avversi.
In questo studio clinico randomizzato, Levetiracetam è risultato ben tollerato e, sebbene non abbia migliorato l'esito primario, in analisi prespecificate, ha migliorato le prestazioni sulla memoria spaziale e sui compiti di funzione esecutiva nei pazienti con malattia di Alzheimer e attività epilettiforme.
Questi risultati esplorativi giustificano un'ulteriore valutazione degli approcci antiepilettici nella malattia di Alzheimer. ( Xagena2021 )
Vossel K et al, JAMA Neurol 2021; 78: 1345-1354
Neuro2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Effetto della durata dell'uso di Levetiracetam sulla sopravvivenza globale al glioblastoma con isocitrato deidrogenasi wild type negli adulti
L'associazione tra Levetiracetam ( Keppra ) e la sopravvivenza con glioblastomi con isocitrato deidrogenasi ( IDH ) wild type è...
Sicurezza ed efficacia di Levetiracetam profilattico per la prevenzione delle crisi epilettiche nella fase acuta dell'emorragia intracerebrale: studio PEACH
L'incidenza di crisi epilettiche precoci ( che si verificano entro 7 giorni dall'esordio dell'ictus ) dopo emorragia intracerebrale raggiunge il...
Efficacia di Levetiracetam, Fosfenitoina e Valproato per lo stato epilettico accertato per fascia di età: studio ESETT
Si ritiene che lo stato epilettico refrattario alla benzodiazepina o accertato abbia patofisiologia simile nei bambini e negli adulti, ma...
Levetiracetam versus Fenitoina per il trattamento di seconda linea dello stato epilettico convulsivo nei bambini: studio ConSEPT
La Fenitoina è l'attuale standard di cura per il trattamento di seconda linea dello stato epilettico convulsivo pediatrico dopo il...
Levetiracetam versus Fenitoina per il trattamento di seconda linea dello stato epilettico convulsivo pediatrico: studio EcLiPSE
La Fenitoina è l'anticonvulsivante per via endovenosa di seconda linea raccomandato per il trattamento dello stato epilettico convulsivo pediatrico nel...
Attività cognitiva nei bambini in età scolare esposti a Levetiracetam, Topiramato o Valproato di sodio
Sono stati studiati gli effetti dell'esposizione prenatale a una monoterapia con Levetiracetam ( Keppra ), Topiramato ( Topamax ) e...
Acido Valproico o Levetiracetam non migliorano la sopravvivenza nel glioblastoma
L’epilessia sintomatica è una complicanza comune del glioblastoma e richiede una terapia farmacologica. Diverse serie di casi retrospettivi non-controllate e...
Trattamento preospedaliero con Levetiracetam più Clonazepam o placebo più Clonazepam in stato epilettico
Lo stato di male epilettico generalizzato convulsivo ( GCSE ) deve essere trattato rapidamente. Le benzodiazepine rappresentano l'unico trattamento farmacologico...
Esposizione in utero a Levetiracetam versus Valproato
È stato confrontato lo sviluppo cognitivo e del linguaggio dei bambini nati da donne con epilessia esposti in utero a...