Lysodren nel trattamento del carcinoma corticosurrenalico in fase avanzata
Lysodren è un medicinale che contiene il principio attivo Mitotano, che trova indicazione nel trattamento sintomatico del carcinoma corticosurrenalico ( tumore della parte periferica della ghiandola surrenale ) in fase avanzata, quando il tumore non è resecabile oppure è metastatico o recidivo.
Poiché il numero di pazienti affetti da carcinoma corticosurrenalico è basso, la malattia è considerata rara e Lysodren è stato designato come farmaco orfano.
Lysodren è disponibile sotto forma di compresse rotonde di colore bianco ( 500 mg ).
Il trattamento con Lysodren deve essere avviato e continuato sotto il controllo di uno specialista con adeguata esperienza. La dose iniziale raccomandata negli adulti è 2-3 g al giorno, suddivisa in due o tre dosi, preferibilmente assunta durante i pasti a base di alimenti grassi. Nei pazienti nei quali devono essere urgentemente controllati i sintomi della sindrome di Cushing ( un insieme di sintomi del tumore della ghiandola surrenale causati da livelli ormonali elevati ) la dose iniziale può essere di 4-6 g al giorno. La dose deve essere aumentata gradualmente sino a giungere ad una dose ottimale che consente di ottenere i migliori risultati senza provocare effetti indesiderati inaccettabili. È necessario controllare spesso la concentrazione del principio attivo nel sangue, considerando che la dose finale dovrebbe raggiungere livelli nel sangue compresi tra 14 e 20 mg per litro. Ciò viene solitamente conseguito entro 3-5 mesi. I livelli superiori ai 20 mg/l possono provocare gravi effetti indesiderati senza aumentare l’efficacia del medicinale.
La dose può essere ridotta o il trattamento può essere interrotto in caso di comparsa di effetti indesiderati. Il trattamento deve essere continuato finché si riscontrano benefici. Se dopo 3 mesi di trattamento con la dose ottimale non si osserva un miglioramento dei sintomi, il trattamento deve essere sospeso.
Le informazioni sull’uso di Lysodren nei bambini sono poche, ma è raccomandata una dose iniziale giornaliera di 1.5-3.5 g per metro quadrato di superficie corporea ( calcolata in base all’altezza e al peso del bambino ).
L’uso di Lysodren non è raccomandato in pazienti che hanno gravi problemi di fegato o reni e il farmaco deve essere utilizzato con cautela nei soggetti affetti da disturbi epatici o renali da lievi a moderati. Va usato con cautela anche nei pazienti anziani, monitorandone frequentemente i livelli nel sangue. I pazienti che assumono Lysodren devono ricevere la scheda-paziente Lysodren, che devono portare con sé in caso di emergenza, per informare gli operatori sanitari ( quali medici e infermieri ) del fatto che stanno assumendo il farmaco.
La corteccia della ghiandola surrenale produce ormoni steroidei. Quando si sviluppa un tumore in quest’area, i livelli di questi ormoni possono aumentare provocando i sintomi della malattia. Il principio attivo contenuto in Lysodren, Mitotano, è un farmaco che si ritiene agisca impedendo alle cellule della ghiandola surrenale di svolgere correttamente le proprie funzioni, danneggiandone i mitocondri e riducendo quindi la produzione di alcuni ormoni steroidei. Può inoltre alterare la decomposizione di questi ormoni. Tutti questi effetti riducono la concentrazione di ormoni nell’organismo, migliorando i sintomi della malattia.
Poiché il principio attivo di Lysodren, il Mitotano, è un farmaco ben noto, utilizzato in Europa nel trattamento del carcinoma corticosurrenalico fin dal 1959, la ditta ha presentato, a sostegno della sua domanda di autorizzazione per Lysodren, informazioni provenienti dalla letteratura pubblicata.
In particolare, ha presentato i risultati di 220 studi pubblicati dal 1990 sull’utilizzo del farmaco nel carcinoma corticosurrenalico non resecabile metastatico. Gli studi sono stati condotti su 500 pazienti adulti e bambini, trattati con Mitotano per periodi di tempo diversi, in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antitumorali. I principali parametri dell’efficacia in questi studi comprendevano il tempo di sopravvivenza, la riduzione delle dimensioni del tumore e il tempo trascorso senza sintomi della malattia.
In generale, gli studi hanno dimostrato che Lysodren può portare benefici nei pazienti con carcinoma corticosurrenalico avanzato, prolungando il tempo di sopravvivenza ( in alcuni casi per più di 5 anni ) e riducendo o stabilizzando le dimensioni del tumore nel 20-30% dei pazienti. Il trattamento con Lysodren ha inoltre ridotto i sintomi della malattia, in particolare nei pazienti in cui il tumore produceva livelli ormonali elevati. Non sono invece disponibili dati sufficienti a sostegno del suo utilizzo come terapia aggiuntiva rispetto ad altri farmaci antitumorali. Le informazioni sull’utilizzo del Mitotano nei bambini sono poche, ma in generale i pazienti in età pediatrica trattati con il farmaco sono rimasti liberi dalla malattia, in media, per 7 mesi.
Gli effetti indesiderati più comuni con Lysodren ( osservati in più di 1 paziente su 10 ) sono aumento dei livelli di enzimi epatici, di colesterolo e dei trigliceridi, leucopenia ( basso numero di globuli bianchi ), tempo di sanguinamento prolungato, atassia ( difficoltà di coordinazione dei movimenti ), parestesia ( disturbi della sensibilità come formicolii e pizzicore ), vertigini, sonnolenza, mucosite ( infiammazione delle membrane mucose ), vomito, diarrea, nausea, epigastralgia ( dolore allo stomaco ), eruzione cutanea, miastenia ( debolezza muscolare ), insufficienza surrenalica ( attività ridotta della ghiandola surrenalica ), anoressia ( perdita dell’appetito ), astenia ( debolezza ), ginecomastia ( eccessivo sviluppo delle mammelle nell’uomo ) e confusione.
Lysodren non va usato nei pazienti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) al Mitotano o ad uno qualsiasi degli altri componenti. Non deve essere utilizzato durante l’allattamento o da pazienti che assumono Spironolattone.
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) ritiene che i benefici di Lysodren siano superiori ai suoi rischi nel trattamento del carcinoma corticosurrenalico avanzato, ma ha notato che l’effetto di Lysodren non è dimostrato nel carcinoma corticosurrenalico che non produce livelli elevati di ormoni steroidei. ( Xagena2009 )
Fonte: EMEA, 2009
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