Mirapexin nel trattamento della malattia di Parkinson e nella sindrome delle gambe senza riposo


Mirapexin, il cui principio attivo è Pramipexolo, trova impiego nel trattamento dei sintomi delle seguenti malattie:

• malattia di Parkinson, un disturbo mentale progressivo che provoca tremore, lentezza nei movimenti e rigidità muscolare; Mirapexin può essere usato da solo o in associazione con Levodopa, a qualsiasi stadio della malattia compresi gli stadi finali quando l'effetto della Levodopa diventa meno efficace;

• sindrome delle gambe senza riposo da moderata a grave, un disturbo che spinge irrefrenabilmente il paziente a muovere le gambe per arrestare le sensazioni di fastidio, dolore o disagio avvertite nel corpo, soprattutto la notte; Mirapexin è usato quando non può essere identificata una causa specifica del disturbo.

Il medicinale si trova sotto forma di compresse bianche a rilascio immediato ( rotonde: 0.088 mg, 0.7 mg e 1.1 mg; ovali: 0.18 mg e 0.35 mg ) e sotto forma di compresse bianche a rilascio prolungato ( rotonde: 0.26 mg e 0.52 mg; ovali: 1.05 mg, 2.1 mg e 3.15 mg ).

Nel trattamento della malattia di Parkinson la dose iniziale è sia una compressa a rilascio immediato da 0.088 mg tre volte al giorno, sia una compressa a rilascio prolungato da 0.26 mg una volta al giorno.
Ogni cinque/sette giorni la dose deve essere aumentata sino a quando i sintomi sono controllati senza provocare effetti indesiderati che non possono essere tollerati. La dose massima giornaliera è di tre compresse a rilascio immediato da 1.1 mg, tre volte al giorno, oppure una compressa a rilascio prolungato da 3.15 mg, una volta al giorno.
I pazienti possono passare dalle compresse a rilascio immediato a quelle a rilascio prolungato durante la notte, ma la dose può essere adeguata in funzione della risposta del paziente. Mirapexin deve essere somministrato meno frequentemente in pazienti che presentano problemi renali. Se per un motivo qualsiasi il trattamento viene interrotto, la dose va diminuita gradualmente.

Nel trattamento della sindrome delle gambe senza riposo, le compresse a rilascio immediato di Mirapexin devono essere assunte una volta al giorno, due o tre ore prima di coricarsi. La dose iniziale raccomandata è di 0.088 mg ma, ove fosse necessario, può essere aumentata ogni 4-7 giorni pe ridurre ulteriormente i sintomi, sino ad un massimo di 0.54 mg. La risposta del paziente e la necessità di un ulteriore trattamento devono essere valutate dopo tre mesi. Le compresse a rilascio prolungato non sono adatte per il trattamento della sindrome della gambe senza riposo. Le compresse di Mirapexin vanno assunte con acqua, con o senza cibo. Le compresse a rilascio prolungato non devono essere masticate, suddivise o frantumate e devono essere assunte pressappoco alla stessa ora ogni giorno.

Il principio attivo di Mirapexin, Pramipexolo, è un agonista della dopamina. La dopamina è una sostanza messaggera contenuta nei distretti cerebrali che controllano il movimento e la coordinazione. Nei pazienti affetti da malattia di Parkinson, le cellule che producono la dopamina cominciano a morire, con una conseguente diminuzione della quantità di dopamina presente nel cervello. I pazienti perdono quindi la capacità di controllare i propri movimenti in maniera affidabile.
Il Pramipexolo stimola il cervello così come farebbe la dopamina, consentendo ai pazienti di controllare i propri movimenti e di ridurre i segni e i sintomi della malattia di Parkinson, tra i quali tremori, rigidità e movimenti rallentati. Il meccanismo d'azione di Pramipexolo nella sindrome delle gambe senza riposo non è ancora del tutto noto. Si ritiene che questa sindrome sia causata da alterazioni del funzionamento della dopamina a livello cerebrale, che possono essere corrette con Pramipexolo.

Nella malattia di Parkinson, le compresse a rilascio immediato di Mirapexin sono state esaminate in cinque studi principali. Quattro studi hanno messo a confronto Mirapexin con un placebo: uno studio realizzato su 360 pazienti in fase avanzata della malattia, già in trattamento con Levodopa, la cui efficacia cominciava a svanire; tre studi su un totale di 886 pazienti in una fase precoce della malattia, non ancora trattati con Levodopa. La principale misura dell'efficacia era rappresentata dal cambiamento nella gravità della malattia di Parkinson. Il quinto studio ha confrontato Mirapexin con Levodopa in 300 pazienti allo stadio precoce della malattia e ha misurato il numero di pazienti con sintomi a livello motorio.

A sostegno delle compresse a rilascio prolungato, la società produttrice ha presentato i risultati di studi che hanno rivelato che le compresse a rilascio immediato e quelle a rilascio prolungato producono gli stessi livelli di principio attivo nell'organismo. Sono stati anche presentati studi che hanno messo a confronto le due compresse ad uno stadio precoce e ad uno stadio avanzato della malattia di Parkinson e che hanno esaminato il passaggio dei pazienti dalle compresse a rilascio immediato a quelle a rilascio prolungato.

Nella sindrome delle gambe senza riposo, le compresse a rilascio immediato di Mirapexin sono state esaminate in due studi principali. Il primo ha messo a raffronto Mirapexin con un placebo per 12 settimane in 344 pazienti e ha misurato il miglioramento dei sintomi. Il secondo, a cui hanno preso parte 150 pazienti che hanno assunto Mirapexin per sei mesi, ha confrontato gli effetti del proseguimento della terapia con Mirapexin o il passaggio al placebo. Il principale parametro di efficacia era il tempo intercorso prima che si manifestasse un peggioramento dei sintomi.

Nello studio realizzato su pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata, i soggetti che hanno assunto compresse di Mirapexin a rilascio immediato hanno avuto miglioramenti maggiori dopo 24 settimane di trattamento con la dose di mantenimento rispetto a quelli trattati con placebo. Risultati analoghi sono stati osservati nei primi tre studi effettuati su pazienti affetti da malattia di Parkinson in fase iniziale, durante i quali si sono registrati maggiori miglioramenti dopo 4 o 24 settimane.
Mirapexin si è rivelato anche più efficace di Levodopa nel miglioramento dei sintomi motori nella malattia in fase iniziale. Gli ulteriori studi hanno rivelato che le compresse a rilascio prolungato erano altrettanto efficaci di quelle a rilascio immediato nel trattamento della malattia di Parkinson. Hanno anche dimostrato che i pazienti possono passare in tutta sicurezza dalle compresse a rilascio immediato a quello a rilascio prolungato anche se, in un piccolo numero di pazienti, si sono dovuti effettuare degli adeguamenti nelle dosi.
Nella sindrome delle gambe senza riposo, le compresse di Mirapexin a rilascio immediato si sono rivelate più efficaci del placebo nel ridurre i sintomi nell'arco di 12 settimane, ma la differenza tra il placebo e Mirapexin era maggiore dopo quattro settimane prima di andare riducendosi. I risultati del secondo studio non erano sufficienti per dimostrare l'efficacia di Mirapexin nel lungo termine.

L'effetto indesiderato più comune con Mirapexin è la nausea. Nei pazienti affetti da malattia di Parkinson, gli altri effetti indesiderati osservati in più di 1 paziente su 10 sono capogiri, discinesia ( difficoltà di realizzazione di movimenti controllati ), sonnolenza e ipotensione.

Mirapexin non deve essere somministrato a persone che potrebbero essere ipersensibili ( allergiche ) a Pramipexolo o a uno qualsiasi degli altri ingredienti.

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) ha deciso che i benefici di Mirapexin sono superiori ai suoi rischi nel trattamento dei segni e dei sintomi della malattia di Parkinson idiopatico, da solo o in associazione con Levodopa, e nel trattamento della sindrome delle gambe senza riposo idiopatica da moderata a grave con dosaggi fino a 0.54 mg base. ( Xagena2010 )

Fonte: EMA, 2010


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