Otamixaban nel trattamento dei pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST
Otamixaban è un inibitore diretto del fattore Xa per via endovenosa. Uno studio clinico di fase 2, in doppio-cieco, multicentrico, ha valutato l’efficacia e la sicurezza di questo farmaco nelle sindromi coronariche senza sopraslivellamento ST.
Un totale di 3.241 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere 1 di 5 dosi di Otamixaban previste dallo studio ( 0.08 mg/kg di bolo seguiti da infusione di 0.035 [ n=125 ], 0.070 [ n=676 ], 0.105 [ n=662 ], 0.140 [ n=658 ] o 0.175 [ n=671 ] mg/kg/h ) oppure Eparina non-frazionata ( 60 UI/kg di bolo intravenoso seguito da una infusione di 12 UI/kg/h ) più Eptifibatide ( 180 microg/kg di bolo intravenoso seguito da una infusione di 1-2 microg/kg/min [ n=449 ] ).
L’arruolamento nel gruppo del dosaggio più basso è stato interrotto prima del previsto dopo indicazione del Data Monitoring Committee.
L’endpoint primario di efficacia era un composito di morte, infarto del miocardio, rivascolarizzazione urgente e terapia di salvataggio con inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( Gp IIb/IIIa ) fino a 7 giorni.
L’end point primario di sicurezza era il sanguinamento TIMI maggiore o minore non-correlato a impianto di bypass coronarico arterioso.
I tassi per l’endpoint primario di efficacia nelle 5 dosi di Otamixaban sono stati pari a: 7.2% con 0.035 mg/kg/h; 4.6% con 0.070 mg/kg/h; 3.8% con 0.105 mg/kg/h; 3.6% con 0.140 mg/kg/h, e 4.3% con 0.175 mg/kg/h ( p=0.34 per tendenza ).
Nel gruppo controllo il tasso è stato pari a 6.2%, con un rischio relativo per le 5 dosi di Otamixaban di 1.16; 0.74; 0.61; 0.58 e 0.69, rispettivamente.
I tassi per l’endpoint primario di sicurezza nelle 5 dosi di Otamixaban sono stati: 1.6%; 1.6%; 3.1%; 3.4% e 5.4%, rispettivamente ( p=0.0001 per tendenza ); il tasso nel gruppo controllo è stato pari a 2.7%.
In conclusione, nei pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del segmento ST, le infusioni di Otamixaban di 0.1-0.140 mg/kg/h possono ridurre gli eventi ischemici e hanno un profilo di sicurezza simile a quello dell’Eparina non-frazionata più Eptifibatide. ( Xagena2009 )
Sabatine MS et al, Lancet 2009; 374: 787-795
Cardio2009 Farma2009
Indietro