Carcinoma a cellule renali in fase metastatica: Everolimus come prima linea seguito da Sunitinib versus Sunitinib come prima linea seguito da Everolimus


Lo studio RECORD-3 ha confrontato Everolimus ( Afinitor ) e Sunitinib ( Sutent ) come terapia di prima linea, e la sequenza di Everolimus seguito da Sunitinib alla progressione rispetto alla sequenza opposta ( standard ) nei pazienti con carcinoma renale metastatico ( mRCC ).
Una analisi di sopravvivenza globale ( OS ) ha valutato i dati maturi per gli endpoint secondari.

I pazienti hanno ricevuto Everolimus come prima linea seguito da Sunitinib come seconda linea alla progressione ( n=238 ) oppure Sunitinib di prima linea seguito da Everolimus di seconda linea ( n=233 ).

Gli endpoint secondari erano rappresentati dalla sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) di prima e seconda linea combinate, la sopravvivenza globale, e la sicurezza.
Sono stati esaminati gli impatti del rapporto tra linfociti e neutrofili ( NLR ) e dei livelli basali dei biomarcatori solubili sulla sopravvivenza globale.

All’analisi finale, la durata mediana dell'esposizione è stata di 5.6 mesi per Everolimus e 8.3 mesi per Sunitinib.

La sopravvivenza combinata mediana è stata di 21.7 mesi con Everolimus - Sunitinib [ EVE-SUN ]e di 22.2 mesi con Sunitinib - Everolimus [ SUN-EVE ] ( hazard ratio, HR EVE-SUN/SUN-EVE: 1.2 ).

La sopravvivenza mediana globale è stata di 22.4 mesi per Everolimus - Sunitinib e 29.5 mesi per Sunitinib - Everolimus ( HR EVE-SUN/SUN-EVE: 1.1 ).

I tassi di eventi avversi di grado 3 e 4 sospettati di essere correlati alla terapia di seconda linea sono stati 47% con Everolimus e 57% con Sunitinib.
Più alti livelli di rapporto neutrofili-linfociti e 12 livelli di biomarcatori solubili sono stati identificati come marcatori prognostici di scarsa sopravvivenza globale, con una associazione in gran parte indipendente dalle sequenze di trattamento.

In conclusione, i risultati di questa analisi finale di sopravvivenza globale supportano la sequenza di Sunitinib seguito da Everolimus alla progressione nei pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico.
I profili di sicurezza di Everolimus e Sunitinib sono risultati in linea con quelli precedentemente riportati, e non ci sono stati segnali di sicurezza inaspettati. ( Xagena2017 )

Knox JJ et al, Ann Oncol 2017; 28: 1339-1345

Onco2017 Nefro2017 Uro2017 Farma2017


Indietro

Altri articoli

Nell'analisi primaria di CheckMate 9ER, Nivolumab ( Opdivo ) più Cabozantinib ( Cabometyx ) ha mostrato una sopravvivenza libera da...


Sunitinib ( Sutent ), un inibitore multitarget della tirosin-chinasi ( TKI ), è approvato per il tumore stromale gastrointestinale (...



Nello studio CheckMate 9ER, i pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato trattati con Nivolumab ( Opdivo ) più Cabozantinib...


Le analisi ad interim dello studio IMmotion151 ( A Study of Atezolizumab in Combination With Bevacizumab Versus Sunitinib in Participants...


L'efficacia e la sicurezza di Nivolumab ( Opdivo ) più Cabozantinib ( Cabometyx ) rispetto a quelle di Sunitinib (...


La segnalazione MET ( nota anche come recettore del fattore di crescita degli epatociti; HGFR ) è un fattore chiave...


Uno studio di fase 2 ha mostrato una migliore sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) per Atezolizumab ( Tecentriq...


Il carcinoma papillare a cellule renali ( PRCC ) è il tipo più comune di carcinoma renale ( RCC )...


Nel carcinoma a cellule renali in fase avanzata, l'associazione di Nivolumab ( Opdivo ) e di Cabozantinib ( Cabometyx )...