Deludenti risultati del inibitore dell’endotelina Tezosentan nello scompenso cardiaco


Il Tezosentan, un inibitore dell’endotelina somministrato per via endovenosa nello studio Ritz-1 non ha soddisfatto i criteri del primo end-point (miglioramento dei sintomi associati all’insufficienza cardiaca (CHF). I risultati del Ritz-1, uno studio di fase III, sono in contrasto con le conclusioni dello studio pilota, che aveva mostrato miglioramenti nell’emodinamica e nella dispnea.
Lo studio Ritz-1 (Randomised Intravenous TeZosentan), ha arruolato 675 pazienti trattati con Tezosentan oltre alla terapia standard. Anche per il secondo end-point ( tempo alla morte o peggioramento dell’insufficienza cardiaca) non si è raggiunta la significatività statistica.
( Fonte: Genentech 2001 ) ( Xagena2001 )


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