Diabete di tipo 2: più bassi livelli di 25-idrossivitamina D3 sono associati a una maggiore prevalenza di complicanze microvascolari
Bassi livelli sierici di 25-idrossivitamina D [ 25(OH)D ] si riscontrano comunemente nel diabete di tipo 2.
I ricercatori hanno verificato l’esistenza di una associazione tra le concentrazioni circolanti di 25(OH)D e la presenza di complicanze microvascolari nelle persone con diabete di tipo 2.
Sono stati studiati 715 pazienti ambulatoriali con diabete di tipo 2 che hanno regolarmente frequentato il Dipartimento di Medicina, Sezione di Endocrinologia, Diabete e Metabolismo dell’Università di Verona ( Italia ).
I partecipanti sono stati valutati per la presenza di complicanze microvascolari ( cioè retinopatia e/o nefropatia ) di valutazione clinica, esame del fondo, esame delle urine e test biochimici.
I livelli sierici di 25(OH)D sono stati misurati per ogni partecipante.
L’ipovitaminosi D ( cioè, un livello sierico di 25(OH)D inferiore a 30 ng/mL ) è stato trovato nel 75.4%, mentre la carenza ( cioè, livello di 25(OH)D inferiore a 20 ng/mL ) è stato riscontrato nel 36.6% di questi pazienti.
I livelli sierici di 25(OH)D sono risultati diminuiti significativamente in relazione alla gravità della retinopatia o della nefropatia o entrambi.
All'analisi di regressione logistica multivariata, più bassi livelli di 25(OH)D erano indipendentemente associati alla presenza di complicanze microvascolari ( considerato come endpoint composito; odds ratio, OR = 0.758; IC 95% 0.607-0.947, p = 0.015 ).
In particolare, questa associazione è rimasta significativa anche dopo aver escluso quelli con un tasso di filtrazione glomerulare stimata inferiore a 60 ml/min/1.73 m(2).
In conclusione, i ricercatori hanno trovato una relazione inversa e indipendente tra livelli circolanti di 25(OH)D e la prevalenza di complicanze microvascolari nei pazienti con diabete mellito di tipo 2.
Tuttavia, la vitamina D può essere semplicemente un marker e la causalità non può essere dedotta da questo studio trasversale.
E’ ancora da accertare se la supplementazione di Vitamina-D nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 può avere effetti benefici sul rischio di complicanze microvascolari. ( Xagena2015 )
Zoppini G et al, BMJ Open Diabetes Res Care 2015; 3(1): e000058. doi: 10.1136 / bmjdrc-2014-000.058. eCollection 2015
Cardio2015 Endo2015
Indietro
Altri articoli
Impatto della Vitamina D3 rispetto al placebo sulla struttura e sulla funzione cardiaca
L'integrazione di Vitamina-D porta alla regressione dell'ipertrofia ventricolare sinistra e migliora la funzione del ventricolo sinistro nei modelli animali. Tuttavia,...
Effetto dell’integrazione di Vitamina D3 a lungo termine rispetto al placebo sul rischio di depressione o sintomi depressivi clinicamente rilevanti e sul cambiamento dei punteggi dell'umore
Bassi livelli di 25-idrossivitamina D sono stati associati a un rischio più elevato di depressione più avanti nella vita, ma...
Effetto dell’integrazione di Vitamina D3 sulle esacerbazioni dell'asma grave nei bambini con asma e bassi livelli di Vitamina D: studio VDKA
Le esacerbazioni dell'asma grave causano morbilità e costi significativi. Non è chiaro se l'integrazione di Vitamina D3 riduca le esacerbazioni...
Effetto dell’integrazione con Vitamina D3 a dose elevata versus dose standard sulla sopravvivenza libera da progressione tra i pazienti con tumore del colon-retto avanzato o metastatico: studio SUNSHINE
Negli studi osservazionali, livelli plasmatici più alti di 25-Idrossivitamina D ( 25-OH-D ) sono stati associati a una migliore sopravvivenza...
Vitamina D3 precoce ad alte dosi per pazienti critici carenti di Vitamina D
La carenza di Vitamina D è un contributo comune, potenzialmente reversibile, alla morbilità e alla mortalità tra i pazienti in...
Genotipo del recettore della vitamina D, supplementazione di Vitamina D3 e rischio di adenomi del colon
Nonostante evidenze epidemiologiche e precliniche suggeriscano che la Vitamina-D e il Calcio inibiscano la carcinogenesi del colon-retto, l’integrazione quotidiana con...
La supplementazione giornaliera a base di Vitamina-D3 può risultare benefica per i pazienti con insufficienza cardiaca
Per i pazienti con insufficienza cardiaca cronica, la supplementazione giornaliera con Vitamina D-3 può migliorare la funzione cardiaca. La prognosi...
La carenza di vitamina D3 non-riconosciuta è comune nella malattia di Parkinson
È stata testata definitivamente la specifica associazione tra il marcatore biologico 25-Idrossivitamina D3, un ormone trascrizionalmente attivo prodotto nella pelle...
Effetto della supplementazione a base di Vitamina D3 sulle infezioni delle alte vie respiratorie negli adulti sani
Studi osservazionali hanno riportato una associazione inversa tra livelli sierici di 25-Idrossivitamina D ( 25-OHD ) e l'incidenza di infezioni...