Daratumumab come prima linea presenta vantaggi in termini di sopravvivenza in combinazione con Lenalidomide e Desametasone per il mieloma multiplo non-idoneo al trapianto
In un follow-up di quasi 5 anni di uno studio di fase 3, i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi ( NDMM ) non-idonei al trapianto hanno riportato un significativo beneficio in termini di sopravvivenza globale ( OS ) con Daratumumab ( Darzalex ) aggiunto a Lenalidomide e Desametasone ( D-Rd ).
Lo studio di fase 3 MAIA ha valutato la combinazione del regime D-Rd rispetto a Lenalidomide e Desametasone ( Rd ) solo per il trattamento del mieloma multiplo di nuova diagnosi, in pazienti non-idonei al trapianto.
I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 tra i due bracci di trattamento. Il trattamento è continuato fino a progressione della malattia.
L'endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
Sono stati presentati i risultati aggiornati di efficacia e di sicurezza dopo una mediana di 56.2 mesi, con un'enfasi sulla sopravvivenza globale.
Per le analisi di efficacia, il braccio D-Rd era costituito da 368 pazienti e il braccio Rd aveva 369 pazienti.
I pazienti avevano un'età media di base di 73.0 anni nel braccio D-Rd e 74.0 anni nel braccio Rd.
Dei pazienti nel braccio D-Rd, il 43% aveva 75 anni o più di età al basale, contro il 44% nel braccio Rd.
A questo follow-up, il 42% dei pazienti nella popolazione D-Rd è rimasto in trattamento, rispetto al 18% nel braccio Rd.
Il tasso di sopravvivenza globale a 60 mesi è stato pari al 66.3% per il braccio D-Rd ed era del 53.1% per il braccio Rd, con la sopravvivenza mediana globale non-raggiunta in nessuno dei due gruppi.
Il regime D-Rd è stato associato a una riduzione del 32% del rischio di morte, rispetto al regime Rd in questa popolazione ( hazard ratio [ HR ], 0.68; IC 95%, 0.53-0.86; P = 0.0013 ).
I benefici in termini di sopravvivenza globale con il regime D-Rd sono stati coerenti in tutti i sottogruppi di pazienti.
I tassi di sopravvivenza senza progressione a 60 mesi erano del 52.5% con il regime D-Rd e del 28.7% con il regime Rd, suggerendo una riduzione del 47% del rischio di progressione della malattia o decesso con D-Rd ( HR, 0.53; IC 95%, 0.43-0.66; P inferiore a 0.0001 ).
La sopravvivenza mediana senza progressione non è stata raggiunta per il gruppo D-Rd ed è stata di 34.4 mesi per il gruppo Rd.
I tassi di risposta complessivi a 56.2 mesi sono stati del 93% con il regime D-Rd e dell'82% con il regime Rd, inclusi tassi di risposta completa rigorosi del 35% con D-Rd e del 15% con Rd.
Le analisi di sicurezza hanno incluso 364 pazienti nel braccio D-Rd e 365 pazienti nel braccio Rd.
Non sono stati riscontrati nuovi problemi di sicurezza con un follow-up esteso.
Per entrambi i bracci di trattamento, gli eventi avversi di grado da 3 a 4 e gli eventi gravi emergenti dal trattamento sono stati segnalati a tassi inferiori dopo 24 mesi, rispetto ai primi 24 mesi dello studio.
I ricercatori dello studio hanno concluso che i risultati di questo studio hanno fornito un forte supporto per l'uso del regime Daratumumab + Lenalidomide + Desametasone come terapia iniziale come nuovo standard di cura nel trattamento del mieloma multiplo di nuova diagnosi, nei pazienti non-idonei al trapianto. ( Xagena2021 )
Fonte: Annual Meeting of the Society of Hematologic Oncology ( SOHO ), 2021
Emo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Brentuximab Vedotin più regime AVD per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio iniziale: studio BREACH
La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...
Ossitocina in risposta al test di provocazione con MDMA nei pazienti con deficit di arginina-vasopressina nel diabete insipido centrale
Le interruzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi possono causare una carenza di arginina-vasopressina, nota anche come diabete insipido centrale. I pazienti con questa...
Metotrexato ad alte dosi come profilassi del sistema nervoso centrale nel linfoma aggressivo a cellule B ad alto rischio
La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...
Immunogenicità attenuata dei vaccini SARS-CoV-2 e fattori di rischio nei riceventi il trapianto di cellule staminali
L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...
Effetto del Remifentanil rispetto ai bloccanti neuromuscolari durante l'intubazione a sequenza rapida sull'intubazione riuscita senza complicazioni maggiori tra i pazienti a rischio di aspirazione
Non è chiaro se un oppioide a rapida insorgenza sia non-inferiore a un bloccante neuromuscolare a rapida insorgenza durante l'intubazione...
Esiti a lungo termine di 180 giorni nei pazienti in condizioni critiche con COVID-19 nello studio clinico randomizzato REMAP-CAP
Gli effetti a lungo termine delle terapie per il trattamento di pazienti in condizioni critiche con COVID-19 non sono noti. È...
Adagrasib nei tumori solidi avanzati che ospitano una mutazione KRAS G12C
Adagrasib ( Krazati ), un inibitore KRAS G12C, ha dimostrato attività clinica nei pazienti affetti da tumore del polmone non-a-piccole...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Stile di vita pre-gravidanza per ridurre la recidiva del diabete mellito gestazionale
L’intervento sullo stile di vita pre-concezionale ha il potenziale di ridurre il diabete mellito gestazionale, ma mancano dati di studi...