Eventi avversi immuno-correlati dopo l'uso di inibitori del checkpoint immunitario associati a beneficio nel cancro uroteliale


Da uno studio è emerso che i pazienti con carcinoma uroteliale che hanno manifestato un evento avverso immuno-correlato dopo il blocco del checkpoint hanno avuto esiti clinici significativamente migliorati.

I risultati hanno indicato che gli eventi avversi immuno-correlati potrebbero rappresentare un biomarcatore prognostico di risposta positiva agli inibitori del checkpoint immunitario, che hanno continuato a mostrare risultati promettenti nel cancro della vescica in fase avanzata.

Lo studio retrospettivo ha incluso 70 pazienti con carcinoma uroteliale ( età mediana, 69.5 anni; 71.4% bianchi; 70% uomini ) che hanno ricevuto una terapia con inibitori del checkpoint immunitario presso il Winship Cancer Institute - Emory University ( Atlanta, Georgia, USA ) tra il 2015 e il 2020.
Quasi la metà dei pazienti ( 46.4% ) aveva un performance status ECOG pari a 0, e la maggior parte ( 81.4% ) aveva ricevuto almeno una precedente linea di trattamento.

Circa un terzo dei pazienti ( 35.7% ) ha presentato uno o più eventi avversi immuno-correlati, più comunemente dermatologici ( 12.9% ) e artralgia ( 0.5% ).

E' stata esaminata la sopravvivenza globale ( OS ) dal momento dell'inizio del trattamento con l'inibitore, la sopravvivenza senza progressione ( PFS ) clinica o radiografica e il beneficio clinico, definito come migliore risposta radiografica o completa, risposta parziale o malattia stabile per almeno 6 mesi secondo i criteri RECIST versione 1.1.

Il follow-up mediano è stato di 20.07 mesi ( IC 95%, 12.47-30.79 ).

I risultati hanno mostrato associazioni significative tra presentare e non-presentare un evento avverso immuno-correlato con più lunga sopravvivenza globale ( mediana, Non-Raggiunta versus 7.1 mesi; hazard ratio, HR = 0.38; IC 95%, 0.18-0.79 ), più lunga sopravvivenza libera da progressione ( mediana, 8.5 mesi vs 2.2 mesi; HR = 0.27; IC 95%, 0.14-0.53 ) e un tasso di beneficio clinico più elevato ( 52% vs 23%; OR = 4.2; IC 95%, 1.35-13.06 ).

Sono state anche riportate associazioni specifiche tra i pazienti con eventi avversi dermatologici immuno-correlati ( n = 9 ) rispetto a quelli senza ( sopravvivenza OS mediana, Non-Raggiunta vs 9.2 mesi; HR = 0.23; IC 95%, 0.07-0.78; sopravvivenza PFS mediana, 33.3 mesi vs 2.6 mesi; HR = 0.18; IC 95%, 0.06-0.53; tasso di beneficio clinico, 67% vs 29%; HR = 7.68; IC 95%, 1.51-38.93 ). ( Xagena2022 )

Fonte: ASCO Genitourinary Cancers Symposium, 2022

Uro2022 Onco2022 Farma2022


Indietro

Altri articoli

Fezolinetant ( Veoza; Veozah negli USA ) 45 mg una volta al giorno è risultato statisticamente significativamente più efficace nel...


La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...


Le interruzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi possono causare una carenza di arginina-vasopressina, nota anche come diabete insipido centrale. I pazienti con questa...


La malattia del trapianto contro l'ospite ( GVHD ) del tratto gastrointestinale ( GI ) è la principale causa di...


Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...


La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...


La malattia polmonare interstiziale è una nota complicanza dell'artrite reumatoide, con un rischio per tutta la vita di sviluppare la...


La frattura dell’anca è la lesione più comune che richiede trattamento ospedaliero. Ci sono controversie riguardo all'uso del cemento osseo...


L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...


Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...