Fezolinetant associato a una ridotta frequenza di vampate di calore rispetto ad altre terapie non-ormonali, ma non rispetto al Tibolone
Fezolinetant ( Veoza; Veozah negli USA ) 45 mg una volta al giorno è risultato statisticamente significativamente più efficace nel ridurre la frequenza dei sintomi vasomotori da moderati a gravi rispetto ad altre terapie non-ormonali, ma non ormonali.
Fezolinetant è un antagonista non-ormonale del recettore della neurochinina 3 approvato per il trattamento dei sintomi vasomotori da moderati a gravi dovuti alla menopausa.
In due studi di fase 3 randomizzati, in doppio cieco, SKYLIGHT-1 e SKYLIGHT-2, Fezolinetant 45 mg al giorno ha ridotto significativamente la frequenza e la gravità dei sintomi vasomotori da moderati a gravi dovuti alla menopausa rispetto al placebo alle settimane 4 e 12.
E' stata effettuata una meta-analisi di rete con l'identificazione dei dati di tutti gli studi clinici di fase 3 su Fezolinetant e di 23 pubblicazioni di confronto con 27 regimi di terapia ormonale.
E' stata valutata la variazione media della frequenza e della gravità dei sintomi vasomotori da moderati a gravi dal basale a 12 settimane, e la percentuale di donne con una riduzione pari o superiore al 75% della frequenza dei sintomi vasomotori a 12 settimane.
Le variazioni della frequenza vasomotoria non differivano significativamente tra Fezolinetant 45 mg e uno qualsiasi dei regimi di terapia ormonale studiati.
Fezolinetant 45 mg è risultato significativamente associato a un minor numero di eventi sintomatici vasomotori da moderati a gravi giornalieri rispetto alle seguenti terapie non-ormonali: Paroxetina 7,5 mg ( differenza media, 1,66; intervallo di credibilità [ ICr ] al 95%, 0,63-2,71 );
Desvenlafaxina da 50 mg ( differenza media, 1,12; ICr 95%, 0,1-2,13 ) a 200 mg ( differenza media, 2,16; ICr 95%, 0,9-3,4 ); Gabapentin a rilascio prolungato ( ER ) 1.800 mg ( differenza media, 1,63; ICr 95%, 0,48-2,81 ).
Il Tibolone 2,5 mg, l’unico regime di terapia ormonale valutabile per la gravità dei sintomi vasomotori, ha ridotto significativamente la gravità rispetto a Fezolinetant 45 mg.
Riguardo ai tassi di risposta pari o superiori al 75%, Fezolinetant 45 mg è risultato meno efficace rispetto a Tibolone 2,5 mg.
Inoltre, gli estrogeni coniugati 0,625 mg / Bazedoxifene 20 mg non differivano significativamente da altri regimi di terapia non-ormonale ed erano superiori a Desvenlafaxina 50 mg e al placebo.
Fezolinetant 45 mg ha ridotto significativamente la gravità dei sintomi vasomotori rispetto a Desvenlafaxina 50 mg e al placebo.
Questa riduzione, tutavia, non è risultata significativamente differente rispetto alle dosi più elevate di Desvenlafaxina o Gabapentin ER 1.800 mg.
In conclusione, sulla base dei confronti indiretti nella meta-analisi di rete, Fezolinetant 45 mg una volta al giorno è risultato significativamente più efficace nel ridurre la frequenza dei sintomi vasomotori da moderati a gravi rispetto alle opzioni disponibili di terapia non-ormonale.
Per la riduzione della gravità dei sintomi vasomotori, Fezolinetant 45 mg è risultato significativamente più efficace della Desvenlafaxina 50 mg, ma non ai dosaggi più elevati di Desvenlafaxina o Gabapentin ER 1.800 mg. ( Xagena2024 )
Fonte: Menopause, 2024
Gyne2024 Farma2024
Indietro
Altri articoli
Effetto del Remifentanil rispetto ai bloccanti neuromuscolari durante l'intubazione a sequenza rapida sull'intubazione riuscita senza complicazioni maggiori tra i pazienti a rischio di aspirazione
Non è chiaro se un oppioide a rapida insorgenza sia non-inferiore a un bloccante neuromuscolare a rapida insorgenza durante l'intubazione...
Fruquintinib versus placebo nri pazienti con tumore del colon e del retto metastatico refrattario: studio FRESCO-2
Vi è scarsità di opzioni terapeutiche sistemiche efficaci per i pazienti con tumore del colon-retto avanzato e refrattario alla chemioterapia. Uno...
Comorbilità del dolore pelvico associate alla qualità di vita dopo intervento chirurgico per endometriosi
Dopo l’intervento chirurgico per l’endometriosi, il dolore può persistere o ripresentarsi in un sottogruppo di pazienti. Una possibile ragione del...
I tassi di iperglicemia dopo la terapia con Alpelisib per il cancro al seno metastatico sono più alti di quelli osservati negli studi
I dati di uno studio hanno dimostrato che i pazienti con carcinoma mammario metastatico trattati con Alpelisib ( Piqray ),...
Paclitaxel orale più Encequidar rispetto a Paclitaxel endovenoso nei pazienti con tumore al seno metastatico
L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni...
Il microbiota intestinale nei pazienti con policitemia vera è diverso da quello dei controlli sani e varia in base al trattamento
Si ritiene che l’infiammazione cronica svolga un ruolo importante nello sviluppo e nella progressione della malattia della policitemia vera (...
Pemetrexed o Vinorelbina più Cisplatino per il tumore polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso in stadio II-IIIA resecato: sopravvivenza globale a 5 anni dello studio JIPANG
JIPANG è uno studio di fase III in aperto che ha valutato l’efficacia di Pemetrexed ( Alimta ) più Cisplatino...
Combinazione di Dabrafenib e Trametinib rispetto alla combinazione di Nivolumab e Ipilimumab per pazienti con melanoma BRAF-mutante avanzato: studio DREAMseq-ECOG-ACRIN EA6134
La combinazione di blocco di PD-1 / blocco di CTLA-4 e doppia inibizione di BRAF / MEK hanno mostrato benefici...
Qualità di vita correlata alla salute con Nivolumab più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti con tumore della giunzione gastroesofageo / gastrico avanzato o adenocarcinoma esofageo da CheckMate 649
Nello studio CheckMate 649, Nivolumab di prima linea più chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla...