Paclitaxel orale più Encequidar rispetto a Paclitaxel endovenoso nei pazienti con tumore al seno metastatico
L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni di ipersensibilità.
Paclitaxel è scarsamente assorbito per via orale; Encequidar ( E ), un nuovo inibitore della pompa della glicoproteina P, consente l'assorbimento orale.
È stato condotto uno studio di fase III in aperto che ha confrontato Paclitaxel orale più Encequidar ( oPac + E; Oraxol ) 205 mg/m2 Paclitaxel più 15 mg Encequidar metansolfonato monoidrato 3 giorni consecutivi alla settimana rispetto a Paclitaxel per via endovenosa 175 mg/m2 una volta ogni 3 settimane.
Le donne con tumore mammario metastatico e funzione d'organo adeguata, almeno 1 anno dall'ultimo taxano, sono state assegnate in modo casuale a Paclitaxel orale + Encequidar versus Paclitaxel per via endovenosa.
L'endpoint primario era la risposta radiografica confermata utilizzando i criteri RECIST 1.1, valutata da una revisione centrale indipendente in cieco.
Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ).
Sono stati arruolati 402 pazienti dall'America Latina ( 265 oPac + E; 137 IVpac ); i dati demografici e le terapie precedenti sono stati bilanciati.
La risposta confermata ( intent-to-treat; ITT ) è stata del 36% per Paclitaxel orale + Encequidar rispetto al 23% per Paclitaxel per via endovenosa ( P=0.01 ).
La sopravvivenza libera da progressione è stata rispettivamente di 8.4 vs 7.4 mesi ( hazard ratio, HR=0.768; P=0.046 ) e la sopravvivenza globale è stata rispettivamente di 22.7 vs 16.5 mesi ( HR=0.794; P=0.08 ).
Le reazioni avverse di grado 3-4 sono state del 55% con Paclitaxel orale + Encequidar e del 53% con Paclitaxel per via endovenosa.
Paclitaxel orale + Encequidar ha presentato una minore incidenza e gravità di neuropatia ( 2% vs 15% superiore al grado 2 ) e alopecia ( 49% vs 62% tutti i gradi ) rispetto a Paclitaxel per via endovenosa, ma più nausea, vomito, diarrea e complicanze neutropeniche, in particolare nei pazienti con enzimi epatici elevati.
I decessi durante lo studio ( 8% oPac + E versus 9% IVpac ) sono stati correlati al trattamento rispettivamente nel 3% e nello 0% dei casi.
Paclitaxel orale + Encequidar ha aumentato la risposta tumorale confermata rispetto a Paclitaxel per via endovenosa, con tendenze visibili nella sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale.
La neuropatia è stata meno frequente e grave con Paclitaxel orale + Encequidar; sono aumentate le infezioni neutropeniche gravi.
Gli enzimi epatici elevati al basale predispongono i pazienti trattati con Paclitaxel orale + Encequidar alla neutropenia precoce e alle infezioni gravi. ( Xagena2023 )
Rugo HS et al, J Clin Oncol 2023; 41: 65-74
Gyne2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
L’integrazione di Vitamina-D e Calcio nelle donne anziane ha mostrato risultati contrastanti a lungo termine
Dopo più di 20 anni di follow-up gli integratori di Calcio e di Vitamina-D hanno mostrato di ridurre la...
Fezolinetant associato a una ridotta frequenza di vampate di calore rispetto ad altre terapie non-ormonali, ma non rispetto al Tibolone
Fezolinetant ( Veoza; Veozah negli USA ) 45 mg una volta al giorno è risultato statisticamente significativamente più efficace nel...
Brentuximab Vedotin più regime AVD per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio iniziale: studio BREACH
La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...
Ossitocina in risposta al test di provocazione con MDMA nei pazienti con deficit di arginina-vasopressina nel diabete insipido centrale
Le interruzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi possono causare una carenza di arginina-vasopressina, nota anche come diabete insipido centrale. I pazienti con questa...
Natalizumab più trattamento standard con corticosteroidi per la malattia del trapianto contro l'ospite acuta ad alto rischio
La malattia del trapianto contro l'ospite ( GVHD ) del tratto gastrointestinale ( GI ) è la principale causa di...
Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...
Sicurezza, tollerabilità ed efficacia del Pirfenidone nei pazienti con malattia polmonare interstiziale associata ad artrite reumatoide
La malattia polmonare interstiziale è una nota complicanza dell'artrite reumatoide, con un rischio per tutta la vita di sviluppare la...
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...
Effetto del Remifentanil rispetto ai bloccanti neuromuscolari durante l'intubazione a sequenza rapida sull'intubazione riuscita senza complicazioni maggiori tra i pazienti a rischio di aspirazione
Non è chiaro se un oppioide a rapida insorgenza sia non-inferiore a un bloccante neuromuscolare a rapida insorgenza durante l'intubazione...