L’allattamento al seno riduce il rischio di sindrome di morte improvvisa nei neonati


Negli ultimi 20 anni, le campagne di prevenzione per ridurre il rischio di sindrome di morte improvvisa nei neonati hanno avuto grande successo.
In alcuni Paesi, il consiglio di allattare al seno è incluso nei messaggi delle campagne di prevenzione, ma in altri Paesi non lo è.

Un gruppo di Ricercatori dell’Università di Munster in Germania, ha esaminato l’associazione tra il tipo di allattamento dei neonati e la sindrome di morte improvvisa.

Il German Study of Sudden Infant Death è uno studio caso-controllo riguardante 333 neonati morti per sindrome di morte improvvisa e 998 controlli della stesa età.
In totale, il 49.6% dei casi e l’82.9% dei controlli erano stati allattati al seno a 2 settimane di età.

L’allattamento esclusivo al seno a 1 mese di età ha dimezzato il rischio, anche l’allattamento parziale al seno a 1 mese di età ha ridotto il rischio di sindrome di morte improvvisa nei neonati, ma dopo aggiustamento questo rischio è risultato non-significativo.

L’allattamento esclusivo al seno nell’ultimo mese di vita/prima dell’intervista ha ridotto il rischio, così come l’allattamento parziale.

Le curve di sopravvivenza con allattamento al seno hanno mostrato che sia l’allattamento al seno parziale sia quello esclusivo è associato a una riduzione del rischio di sindrome di morte improvvisa nei neonati.

In conclusione, questo studio ha mostrato che l’allattamento al seno riduce il rischio di sindrome di morte improvvisa nei neonati di circa il 50% a tutte le età nel corso dell’infanzia.
Gli Autori dello studio hanno raccomandato di includere il consiglio di allattare al seno fino a 6 mesi, tra i messaggi per la riduzione del rischio della sindrome di morte improvvisa nei neonati. ( Xagena2009 )

Vennemann MM et al, Pediatrics 2009;123: e406-410


Pedia2009 Gyne2009


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