Sonnolenza e minore disponibilità del recettore per la dopamina D3 ipotalamico nella malattia di Parkinson
È stato studiato il rapporto tra disponibilità del recettore della dopamina D3 ipotalamico e gravità dei problemi di sonno nella malattia di Parkinson.
Sono stati valutati 12 pazienti mediante PET ( tomografia a emissione di positroni ) e con il radioligando del recettore della dopamina D3 ad alta affinità 11C-propil-esaidro-nafto-ossazina ( 11C-PHNO ).
La gravità dei problemi di sonno è stata valutata con opportuni elementi secondari della scala UPDRS ( Unified Parkinson's Disease Rating Scale ) parte I ( questionario per il paziente ) e la scala ESS ( Epworth Sleepiness Scale ).
Una più bassa disponibilità del recettore della dopamina D3 misurata con 11C-PHNO PET è stata associata a una maggiore gravità della eccessiva sonnolenza diurna, ma non con problemi di addormentamento o insonnia.
In conclusione, nella nostra coorte di pazienti con malattia di Parkinson, una eccessiva sonnolenza diurna era correlata a riduzioni della disponibilità del recettore della dopamina D3 ipotalamico.
Se questi risultati preliminari saranno confermati in grandi coorti di pazienti con caratterizzazione polisonnografica, la modulazione farmacologica selettiva del sistema dopaminergico D3 potrebbe essere usata per aumentare la vigilanza diurna nei pazienti con malattia di Parkinson. ( Xagena2016 )
Pagano G et al, Neurology 2016; 87: 2451-2456
Neuro2016
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