Farmaci antinfiammatori diversi dall’Acido Acetilsalicilico, inibitori della cicloossigenasi-2 e rischio di ictus


Le informazioni riguardo alla sicurezza cerebrovascolare degli inibitori della cicloossigenasi 2 ( coxib ) e dei farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) non-inibitori della cicloossigenasi sono limitate.

E’ stato condotto uno studio per determinare se specifici FANS, inclusi i coxib, fossero associati con il rischio di ictus.

Lo studio di coorte retrospettivo ha preso in considerazione pazienti di età compresa tra i 50 e gli 84 anni inclusi nel programma Tennessee Medicaid nel periodo compreso tra il 1999 e il 2004.
Sono state arruolate nello studio le persone senza ictus o altre gravi patologie cliniche nell’anno precedente.

Sono stati esaminati i 7 più comuni FANS: Celecoxib ( Celebrex ), Rofecoxib ( Vioxx ), Valdecoxib ( Bextra ), Ibuprofene ( Brufen ), Naprossene ( Naprosyn ), Diclofenac ( Voltaren ) e Indometacina ( Indoxen ).
Il gruppo controllo era costituito da persone che non facevano uso di farmaci antinfiammatori.

L’endpoint principale era rappresentato dall’ospedalizzazione per un problema cerebrovascolare: ictus ischemico, emorragia intracerebrale ed emorragia subaracnoidea.

La coorte era costituita da 336.906 persone, con 989.836 persone-anno di follow-up e 4.354 ospedalizzazioni per ictus.

Sono stati osservati 4.51 ictus per 1.000 persone nel gruppo controllo, 5.15 ictus per 1.000 persone-anno ( HR aggiustata:1,28 ) con Rofecoxib e 5.95 ictus per 1.000 persone-anno ( HR aggiustata:1.41 ) con Valdecoxib.
Il nuovo uso di Rofecoxib e Valdecoxib ha portato a 6.06 ( HR aggiustata: 1.46 ) e 6.19 ( HR aggiustata: 1.39 ) ictus per 1.000 persone-anno, rispettivamente.

Nessun altro farmaco antinfiammatorio ha mostrato un aumento significativo del rischio di ictus.

Questi risultati hanno mostrato un aumento del rischio di ictus legato all’uso di due coxib altamente selettivi, Rofecoxib e Valdecoxib, ed anche un aumento del rischio cardiovascolare.
I dati forniscono anche una sorta di rassicurazione circa l’uso di altri farmaci antinfiammatori e il rischio di ictus. ( Xagena2008 )

Roumie CL et al, Stroke 2008; 39: 2037-2045


Neuro2008 Farma2008


Indietro

Altri articoli

I progressi nella diagnostica genomica sono promettenti per una migliore cura delle malattie ematologiche rare. E' stato descritto un nuovo...


Sono state proposte diverse raccomandazioni su come trattare al proprio domicilio le persone con COVID-19 con sintomi da lievi a...



L'Azitromicina è un antibiotico appartenente alla categoria dei macrolidi. I macrolidi costituiscono una grande famiglia di prodotti naturali molti dei...


All'inizio della pandemia era stato ipotizzato che l'uso preesistente di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) potesse portare a un...


Farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), soluzioni per via endovenosa, stent pancreatici o combinazioni di questi sono stati valutati in...


La pancreatite è la complicanza più comune della colangiopancreatografia retrograda endoscopica ( ERCP ). La somministrazione profilattica rettale di farmaci...


L'EMA ( European Medicines Agency ) è venuta a conoscenza di segnalazioni, in particolare dai social media, che sollevano dubbi...


L'obiettivo di uno studio è stato quello di identificare se l'uso attivo di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) aumenti...


L'infiammazione subclinica è associata a un aumentato rischio di insufficienza cardiaca e prognosi avversa in pazienti con insufficienza cardiaca accertata....