L'effetto del trattamento con Ticagrelor aggiunto ad Aspirina è maggiore nella stenosi ipsilaterale di natura aterosclerotica
Dai nuovi dati dello studio THALES su pazienti con precedente ictus è emerso che il beneficio di Ticagrelor ( Brilique ) più Aspirina ( Acido Acetilsalicilico; ASA ) per la prevenzione dell'ictus secondario era maggiore nei soggetti con stenosi ipsilaterale di natura aterosclerotica.
Tuttavia, non è stata riscontrata interazione tra l'effetto di Ticagrelor più Aspirina e l'ictus o la mortalità rispetto alla sola Aspirina nei pazienti con e senza stenosi ipsilaterale di natura aterosclerotica.
Nello studio THALES, i pazienti con ictus minore o attacco ischemico transitorio ( TIA ) ad alto rischio assegnati all'Aspirina più Ticagrelor presentavano un rischio ridotto di ictus o decesso a 30 giorni rispetto a quelli assegnati all'Aspirina più placebo.
Sulla base di questi risultati, l'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA, aveva concesso a Ticagrelor una nuova indicazione per la prevenzione dell'ictus secondario.
E' stata presentata una analisi dei risultati stratificati in base allla presenza o meno di stenosi ipsilaterale di natura aterosclerotica.
Tra i pazienti con stenosi ipsilaterale aterosclerotica ( n = 2.351; età media, 67 anni; 32% donne ), il 7.9% di quelli assegnati a Ticagrelor più Aspirina è deceduto o ha avuto un ictus a 30 giorni rispetto al 10.9% di quelli trattati con la sola Aspirina ( hazard ratio, HR = 0.73; IC 95%, 0.56-0.96; P = 0.023; numero necessario da trattare [ NNT ] = 34 ).
Tra quelli senza stenosi ipsilaterale, il 4.8% di quelli assegnati a Ticagrelor più Aspirina ha raggiunto l'endpoint primario contro il 5.3% di quelli nel gruppo solo Aspirina ( HR = 0.89; IC 95%, 0.74-1.08; P = 0.23 ).
Il rischio nel gruppo aterosclerotico era doppio rispetto a quelli senza malattia aterosclerotica.
Tuttavia, l'interazione non era significativa, ad indicare che il risultato complessivo osservato nello studio THALES si applica anche al gruppo di stenosi non-ipsilaterale. Il valore P per l'interazione era 0.245.
Nei pazienti con stenosi omolaterale, il gruppo Ticagrelor - Aspirina aveva un rischio ridotto di ictus ischemico ( HR = 0.72; IC 95%, 0.55-0.95; P = 0.02 ), qualsiasi ictus ( HR = 0.72; IC 95%, 0.55-0.94; P = 0.02 ) e ictus invalidante ( HR = 0.72; IC 95%, 0.53-0.98; P = 0.038 ), e non c'era interazione significativa per questi risultati rispetto ai pazienti senza stenosi ipsilaterale.
Nei soggetti con e senza stenosi ipsilaterale, non è stata riscontrata differenza tra i bracci di trattamento nella mortalità a 30 giorni.
Il grave sanguinamento GUSTO era più comune nei pazienti senza stenosi ipsilaterale rispetto a quelli con.
Nei pazienti senza stenosi ipsilaterale, il gruppo Ticagrelor - Aspirina presentava un rischio elevato di grave sanguinamento ( HR = 5.87; IC 95%, 2.04-16.9; P = 0.001 ).
I risultati concordano con studi precedenti che avevano indicato che la malattia aterosclerotica comporta un rischio maggiore rispetto ad altri sottotipi di ictus senza stenosi tra i pazienti con TIA o un evento di ictus ischemico minore con Aspirina.
Dati i risultati di SOCRATES e THALES, indirizzare i pazienti con stenosi di natura aterosclerotica alla duplice terapia con Ticagrelor e Aspirina potrebbe produrre una riduzione del rischio relativo e assoluto clinicamente significativo di ictus e di morte rispetto alla sola Aspirina, con un numero necessario per il trattamento di 34 e un numero necessario per nuocere ( NNH ) di 951. ( Xagena2020 )
Fonte: Stroke, 2020
Neuro2020 Farma2020
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