Obesità, Aspirina e rischio di cancro colorettale nei pazienti con tumore ereditario del colon-retto


Nella popolazione generale, l'adiposità rappresenta un significativo fattore di rischio per il tumore del colon-retto, ma la sua influenza in caso di carcinoma colorettale ereditario è al momento incerta.

Lo studio prospettico CAPP2 ha esaminato l'associazione fra indice di massa corporea ( Body Mass Index, BMI ) e rischio di cancro nei pazienti affetti da sindrome di Lynch.

Lo studio ha arruolato un totale di 937 pazienti, randomizzati a ricevere 600 mg al giorno di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) oppure placebo, in associazione a 30 g al giorno di amido resistente o placebo.

Il periodo medio di intervento terapeutico è stato di 25.0 mesi, mentre il follow-up medio è stato di 55.7 mesi.

Durante il follow-up, 55 dei 937 pazienti arruolati hanno sviluppato tumore del colon-retto.
Rispetto ai pazienti sottopeso e normopeso che costituivano il gruppo di controllo, i pazienti obesi presentavano un rischio di sviluppo di carcinoma colorettale 2.41 volte superiore ( intervallo di confidenza [ IC ] 95%: 1.22-4.85 ); tale rischio è risultato aumentato del 7% per ogni aumento di 1 kg/m2 dell'indice di massa corporea.
Nei pazienti obesi, il rischio di sviluppo di tumori correlati a sindrome di Lynch è risultato 1.77 volte aumentato ( IC 95%: 1.06-2.96 ) rispetto al gruppo di riferimento.

Nell'analisi per sottogruppi, l'obesità è risultata associata a un rischio di carcinoma colorettale aumentato di 3.72 volte ( IC 95%: 1.41-9.81 ) nei pazienti con sindrome di Lynch e mutazione MLH1, mentre non è stato osservato alcun eccesso di rischio nei soggetti con mutazioni MSH2 o MSH6 ( P = 0.5 ).
L'eccesso di rischio di sviluppo di carcinoma colorettale correlato all'obesità era limitato ai pazienti che hanno ricevuto placebo come sostituto dell'Aspirina ( hazard ratio aggiustato, aHR = 2.75; IC 95%: 1.12-6.79; P = 0.03 ).

In conclusione, l'obesità è associata a un sostanziale aumento del rischio di tumore colorettale nei pazienti con sindrome di Lynch, ma tale rischio è risultato annullato nei pazienti che hanno assunto Aspirina.
I pazienti affetti da sindrome di Lynch possono quindi trarre beneficio clinico mediante prevenzione dell'obesità e/o assunzione regolare di Aspirina. ( Xagena2015 )

Movahedi M et al, J Clin Oncol 2015; 31: 3591-3597

Onco2015 Gastro2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli

Le linee guida cliniche raccomandano l'Eparina a basso peso molecolare per la tromboprofilassi nei pazienti con fratture, ma mancano studi...


Rivaroxaban ( Xarelto ) più Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) rispetto all’Aspirina da sola ha ridotto gli eventi cardiaci e...


Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...


La selezione dell'agente antipiastrinico ottimale nei pazienti che hanno ricevuto un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è particolarmente importante...


Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...


La nascita pretermine è la principale causa di mortalità e morbilità neonatale. Le donne che hanno avuto un precedente parto...


La doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) come terapia di base è diventata la...


L'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) riduce l'incidenza della preeclampsia pretermine del 62% nelle donne in gravidanza ad alto rischio di...


Una revisione sistematica e meta-analisi ha valutato se l'uso di basse dosi di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) durante la...


I dispositivi di assistenza ventricolare sinistra ( LVAD ) migliorano la qualità e la durata della vita nell'insufficienza cardiaca avanzata....