Cefalea a grappolo: il Verapamil può causare aritmie e bradicardia
Il Verapamil ( Isoptin ) è ampiamente utilizzato nel trattamento della cefalea a grappolo. Tuttavia uno studio ha evidenziato che l’impiego di questo calcioantagonista è associato a problemi cardiaci.
La cefalea a grappolo è una grave forma di cefalea che risulta più comune negli uomini.
Gli attacchi si presentano generalmente in modo ciclico, con frequenti attacchi seguiti da un periodo di remissione.
Secondo Peter Goadsby del National Hospital for Neurology di Londra, i benefici dell’assunzione di Verapamil nell’alleviare il dolore prodotto dalla cefalea a grappolo sono bilanciati dai rischi di insorgenza di aritmie e di bradicardia.
Lo studio ha riguardato 108 soggetti di età media 44 anni, che hanno iniziato ad assumere 24 mg/die di Verapamil, con aumenti del dosaggio ogni due settimane, fino a scomparsa della cefalea, o comparsa di effetti indesiderati.
Il dosaggio massimo giornaliero è stato di 960 mg.
Il 19% dei pazienti esaminati ha presentato insorgenza di aritmie. Nella maggior parte dei casi le aritmie non erano gravi. Un paziente ha necessitato dell’impianto di un pacemaker permanente.
Il 37% dei pazienti ha manifestato bradicardia, ma in solo 4 casi è stato necessario sospendere il trattamento.
Lo studio, avrebbe dovuto essere eseguito su 217 soggetti che stavano assumendo Verapamil, ma il 42% di questi non era stato sottoposto a nessun elettrocardiogramma ( ECG ).
Gli Autori hanno raccomandato il monitoraggio elettrocardiografico per tutti i pazienti con cefalea a grappolo in trattamento con Verapamil ad alti dosaggi. ( Xagena2007 )
Fonte: Neurology, 2007
Neuro2007 Farma2007 Cardio2007
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