Prevenzione cardiovascolare, dalla ricerca nuovi farmaci per abbassare i livelli di colesterolo
Nel corso dell’American College of Cardiology ( ACC ) Meeting è stato presentato uno studio che ha dimostrato i benefici dell’assunzione di un farmaco biologico, Evolocumab, in grado di abbassare in modo marcato i livelli di colesterolo LDL e, conseguentemente, il rischio cardiovascolare.
La nuova molecola è un anticorpo monoclonale diretto a bloccare una proteina che riduce l’abilità del fegato a rimuovere il colesterolo LDL dal sangue.
Da precedenti ricerche era emerso che questa proteina, denominata PCSK9, fosse un importante bersaglio terapeutico: i bassi livelli di attività sono risultati correlati a minore incidenza di infarto miocardico.
Nello studio, pubblicato su The New England Journal of Medicine ( NEJM ) sono stati arruolati 27.564 pazienti nel periodo compreso tra il 2013 e il 2015; l’età dei soggetti coinvolti era compresa fra 40 e 85 anni; 3 su 4 erano di sesso maschile.
Dei partecipanti l’81% aveva sofferto di infarto miocardico, il 19% da ictus ischemico e il 13% presentava arteriopatia periferica.
I pazienti, che già assumevano statine, sono stati divisi in due gruppi: a uno è stato somministrato un placebo mentre all’altro è stato somministrato Evolocumab per via sottocutanea.
E’ stata osservata una riduzione di poco inferiore al 60% dei livelli di colesterolo LDL; i nuovi valori si sono mantenuti costanti per l’intera durata dello studio intorno a 30 mg/dl.
I ricercatori hanno considerato due diversi parametri per valutare l’efficacia del nuovo farmaco.
Il rischio di insorgenza dei principali eventi cardiovascolari avversi ( infarto miocardico, ictus, ricovero per angina instabile, intervento di rivascolarizzazione coronarica per liberare le arterie occluse ) e di decesso per malattia cardiovascolare, si è ridotto del 15%.
Il rischio di decesso per malattia cardiovascolare, infarto miocardico o ictus dopo il primo anno si è ridotto del 25%.
Evolocumab trova indicazione nei pazienti con ipercolesterolemia familiare che presentano valori di colesterolo LDL molto elevati, ad esempio superiori a 160 mg/dl, che anche la migliore terapia con statine non è in grado di abbassarli.
Inoltre, il farmaco potrebbe trovare impiego nei pazienti con ipercolesterolemia che abbiano già subito un evento cardiovascolare e che presentano un profilo di rischio così alto da richiedere una forte riduzione del colesterolo LDL, così come per l’ipercolesterolemia familiare.
Inoltre, il farmaco potrà essere prescritto ai pazienti con alti valori di colesterolo, che non tollerano le statine, indipendentemente dall’eventuale incidenza di un evento avverso.
Le statine rimangono presidio di prima istanza per i pazienti con alti valori di colesterolo. Evolocumab è un farmaco di seconda scelta. ( Xagena Medicina )
Fonte: Humanitas Salute, 2017
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