Tumore al polmone non-a-piccole cellule ALK+ non-responder a Crizotinib: Alectinib riduce la massa tumorale in quasi la metà dei pazienti


Al 51° Annual Meeting dell'American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) sono stati presentati i risultati di due studi registrativi ( NP28673 e NP28761 ) nei quali Alectinib ha dimostrato di ridurre le dimensione del tumore ( tasso di risposta globale; ORR nei due studi: 50% e 47.8%, rispettivamente ) in persone affette da tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) ALK-positivo ( ALK+ ) in stadio avanzato la cui malattia era progredita in seguito al trattamento con Crizotinib.
Inoltre, Alectinib ha dimostrato di ridurre i tumori nei pazienti il cui cancro si era diffuso al sistema nervoso centrale ( ORR: 57.1% e 68.8% rispettivamente ).
La durata mediana della risposta ( DOR ) è stata nei due studi rispettivamente di 11.2 e 7.5 mesi.

Alectinib ha dimostrato un profilo di sicurezza coerente con quello osservato in studi precedenti. Gli eventi avversi più comuni ( di grado 3 o superiore verificatisi in almeno il 2% dei pazienti ) sono stati: un aumento degli enzimi muscolari ( aumentate concentrazioni ematiche di creatinfosfochinasi ), aumento degli enzimi epatici e mancanza di respiro ( dispnea ).

Studio NP28673

NP28673 è uno studio multicentrico, globale, in aperto, a singolo braccio, di fase I/II disegnato per valutare la sicurezza e l'efficacia di Alectinib in 138 pazienti con tumore NSCLC ALK+ la cui malattia è progredita durante il trattamento con Crizotinib.

Lo studio ha mostrato, mediante la valutazione di un Comitato di revisione indipendente, un ORR nel 50.0% dei pazienti trattati con Alectinib, misurato secondo i criteri RECIST.

La valutazione fatta dagli sperimentatori ha evidenziato una riduzione dei tumori nel 47.8% dei pazienti trattati con Alectinib.

I tumori del sistema nervoso centrale si sono ridotti nel 57.1% dei pazienti la cui malattia si era diffusa al cervello o altre parti del sistema nervoso centrale.

Inoltre, i pazienti i cui tumori si sono ridotti in risposta ad Alectinib hanno continuato a rispondere per una mediana di 11.2 mesi ( DOR, dati non definitivi ).

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 8.9 mesi.

Alectinib ha dimostrato un profilo di sicurezza coerente con quello osservato in studi precedenti. L'evento avverso più comune ( verificatosi in almeno il 2% dei pazienti ) di grado 3 o superiore è stata la mancanza di respiro ( dispnea; 4% ).

Studio NP287612

NP28761 è uno studio multicentrico, nordamericano, in aperto, a singolo braccio, di fase I/II disegnato per valutare la sicurezza e l'efficacia di Alectinib in 87 pazienti con tumore NSCLC ALK+ la cui malattia è progredita durante il trattamento con Crizotinib.

Lo studio ha mostrato, mediante la valutazione di un Comitato di revisione indipendente, un ORR nel 47.8% dei pazienti trattati con Alectinib, misurato secondo i criteri RECIST.

La valutazione di uno sperimentatore ha mostrato una riduzione dei tumori nel 46.0% dei pazienti trattati con Alectinib.
I tumori del sistema nervoso centrale si sono ridotti in risposta ad Alectinib nel 68.8% dei pazienti la cui malattia si era diffusa al cervello o altre parti del sistema nervoso centrale.

Inoltre, i pazienti i cui tumori si sono ridotti in risposta ad Alectinib hanno continuato a rispondere per una mediana di 7.5 mesi ( DOR, dati non definitivi ).

La sopravvivenza mediana libera da progressione non-definitiva è stata di 6.3 mesi ( 95% intervallo di confidenza [ IC ] 5.5 – non stimabile ).

Alectinib ha dimostrato un profilo di sicurezza coerente con quello osservato in studi precedenti. Gli eventi avversi più comuni ( verificatisi in almeno il 2% dei pazienti ) di grado 3 o superiore sono stati: un aumento degli enzimi muscolari ( aumentate concentrazioni ematiche di creatinfosfochinasi; 8% ), aumento degli enzimi epatici ( alanina aminotransferasi; 6% e aspartato aminotransferasi; 5% ) e mancanza di respiro ( dispnea; 3% ).


I primi studi con Alectinib hanno dimostrato un’attività sulle metastasi cerebrali, indicando che il farmaco può essere assorbito dal cervello. Il sistema di efflusso attivo della barriera emato-encefalica non-riconosce Alectinib, permettendo alla molecola di non essere espulso raggiungendo il tessuto cerebrale.
Ad Alectinib è stata concessa la breakthrough therapy designation dalla Food and Drug Administration ( FDA ) nel giugno 2013 per i pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule ALK+ la cui malattia è progredita con Crizotinib. ( Xagena2015 )

Fonte: Roche, 2015

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