I fattori psicologici possono influenzare negativamente il decorso della malattia infiammatoria intestinale


I fattori psicologici sembrano influenzare la malattia infiammatoria intestinale.

Lo studio, condotto da Ricercatori dell’University Hospital di Vienna, ha esaminato l’influenza dell’umore depresso associato ad ansia sul decorso della malattia infiammatoria intestinale nell’arco di 18 mesi.

Hanno preso parte allo studio osservazionale 60 pazienti, di cui 37 donne e 23 uomini, con malattia infiammatoria intestinale, clinicamente inattiva.
Il 78% ( n = 47 ) dei partecipanti era affetto da malattia di Crohn, ed il 22% da colite ulcerosa.

Al basale, il 28% ( 17/60 ) dei pazienti presentava uno stato depresso ( 13 punti o più al Beck Depression Inventory ).

Nel corso dei 18 mesi di follow-up il 59% ( 32 ) dei pazienti è andato incontro ad una recidiva di malattia infiammatoria intestinale.

L’analisi di regressione ha mostrato l’esistenza di una significativa correlazione tra i punteggi al basale alla scala Beck Depression Inventory ( BDI ) ed il numero totale di recidive nel corso del follow-up.

Da questo studio è emerso che i fattori psicologici, come depressione associata ad ansia, ed un’alterata qualità della vita associata alla stato di salute ( HRQOL, health-related quality of life ) può influenzare negativamente il decorso della malattia infiammatoria intestinale. ( Xagena2004 )


Mittermaier C et al, Psycosomatic Medicine 2004; 66: 79 – 84


Gastro2004 Psyche2004


Indietro

Altri articoli

I vaccini antinfluenzali ricombinanti quadrivalenti contengono tre volte la quantità di proteina emoagglutinina rispetto ai vaccini a base di uova...


Il profilo di sicurezza e immunogenicità dei vaccini per COVID-19 quando somministrati in concomitanza con i vaccini contro l'influenza stagionale...


Il Comitato di sicurezza dell'EMA, PRAC, ha concluso la revisione dei medicinali contenenti Folcodina, utilizzati in adulti e bambini per...


La tempistica ottimale per l'ablazione con catetere della tachicardia ventricolare è un importante problema irrisolto. Non ci sono studi randomizzati...


Il ruolo dell'asse cervello-intestino è di crescente interesse nella malattia infiammatoria intestinale, poiché il legame tra disturbi mentali comuni e...


I vaccini antinfluenzali derivati da colture cellulari possono consentire una più stretta corrispondenza antigenica con i ceppi circolanti del virus...


L'influenza è stata associata al rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, ma l'associazione è controversa. Si è determinato se...


Studi osservazionali e piccoli studi randomizzati hanno indicato che il vaccino antinfluenzale può ridurre i futuri eventi cardiovascolari nei pazienti...


La vaccinazione antinfluenzale durante la gravidanza previene l'influenza tra le donne e i loro bambini, ma rimane sottoutilizzata tra le...


La somministrazione concomitante di vaccini contro COVID-19 e influenza potrebbe ridurre il carico sui sistemi sanitari. È stata valutata la...