Infezioni da virus dell’influenza A/H1N1 resistente a Oseltamivir negli Stati Uniti
Nella stagione influenzale 2007-2008, la resistenza a Oseltamivir ( Tamiflu ) tra i virus dell’influenza A/H1N1 è aumentata significativamente per la prima volta in tutto il mondo.
Dati di sorveglianza precoce stanno ad indicare che la prevalenza della resistenza a Oseltamivir tra i virus A/H1N1 potrebbe aumentare ancora durante la stagione 2008-2009.
Un gruppo di Ricercatori dei CDC ( Centers for Disease Control and Prevention ) ha descritto pazienti infettati da virus dell’influenza A/H1N1 resistente a Oseltamivir e ha valutato l’eventuale esistenza di differenze tra questi pazienti e i pazienti infettati con il virus dell’influenza A/H1N1 sensibile a Oseltamivir, riguardo alle caratteristiche demografiche o epidemiologiche, i sintomi clinici, la gravità della malattia e gli esiti clinici.
Lo studio ha riguardato virus dell’influenza A/H1N1 identificati e sottoposti all’esame dei CDC dai Laboratori di Salute Pubblica nel periodo settembre 2007 e maggio 2008 e tra settembre 2008 e febbraio 2009.
La resistenza a Oseltamivir è stata determinata con saggi di inibizione della neuraminidasi e analisi di pirosequenziamento.
Nella stagione 2007-2008, l’influenza A/H1N1 ha rappresentato il 19% dei virus influenzali circolanti negli Stati Uniti.
Tra i 1.155 virus dell’influenza A/H1N1 testati da 45 Stati, 142 ( 12,3% ) provenienti da 24 Stati sono risultati resistenti a Oseltamivir.
Dati erano disponibili dati per 99 casi resistenti a Oseltamivir e per 182 casi suscettibili a Oseltamivir.
Tra i casi resistenti l’età media era di 19 anni ( range da 1 mese a 62 anni ), 5 pazienti ( 5% ) sono stati ricoverati in ospedale e 4 ( 4% ) sono deceduti.
Nessuno ha riferito esposizione a Oseltamivir prima della raccolta del campione diagnostico di influenza.
Non sono state osservate differenze significative tra i casi resistenti e quelli suscettibili a Oseltamivir in termini di caratteristiche demografiche, malattie sottostanti o sintomi clinici.
Dati preliminari per la stagione influenzale 2008-2009 hanno identificato resistenza a Oseltamivir nel 98.5% dei virus dell’influenza A/H1N1 testati.
In conclusione, i virus dell’influenza A ( H1N1 ) resistenti a Oseltamivir hanno avuto un’ampia diffusione negli Stati Uniti nella stagione 2007-2008 ( apparentemente questo evento non sembra essere correlato a un precedente utilizzo di Oseltamivir ) e sembrano causare una malattia simile a quella provocata dai virus suscettibili a Oseltamivir.
La diffusione di virus A(H1N1) resistenti a Oseltamivir continuerà, con una più alta prevalenza di resistenza, nella stagione 2008-2009. ( Xagena2009 )
Dharan NJ et al, JAMA 2009; 301: 1034-1041
Inf2009 Farma2009
Indietro
Altri articoli
Vaccino antinfluenzale ricombinante o vaccino a dose standard negli adulti di età inferiore a 65 anni
I vaccini antinfluenzali ricombinanti quadrivalenti contengono tre volte la quantità di proteina emoagglutinina rispetto ai vaccini a base di uova...
Sicurezza, immunogenicità ed efficacia del vaccino per COVID-19 Nuvaxovid co-somministrato con vaccini contro l'influenza stagionale
Il profilo di sicurezza e immunogenicità dei vaccini per COVID-19 quando somministrati in concomitanza con i vaccini contro l'influenza stagionale...
L'EMA ha raccomandato il ritiro dal mercato dell'Unione Europea dei medicinali a base di Folcodina, impiegati nel trattamento della tosse non-produttiva e dei sintomi di raffreddore e influenza
Il Comitato di sicurezza dell'EMA, PRAC, ha concluso la revisione dei medicinali contenenti Folcodina, utilizzati in adulti e bambini per...
Tempistica dell'ablazione della tachicardia ventricolare e influenza sulla prognosi nei pazienti con defibrillatore cardioverter impiantabile: studio PARTITA
La tempistica ottimale per l'ablazione con catetere della tachicardia ventricolare è un importante problema irrisolto. Non ci sono studi randomizzati...
Gli effetti bidirezionali dell'asse cervello-intestino influenzano l'umore e la prognosi nella malattia infiammatoria intestinale
Il ruolo dell'asse cervello-intestino è di crescente interesse nella malattia infiammatoria intestinale, poiché il legame tra disturbi mentali comuni e...
Efficacia di un vaccino influenzale quadrivalente derivato da colture cellulari nei bambini
I vaccini antinfluenzali derivati da colture cellulari possono consentire una più stretta corrispondenza antigenica con i ceppi circolanti del virus...
Rischio a lungo termine di malattia di Parkinson a seguito di influenza e altre infezioni
L'influenza è stata associata al rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, ma l'associazione è controversa. Si è determinato se...
Vaccinazione antinfluenzale dopo infarto miocardico
Studi osservazionali e piccoli studi randomizzati hanno indicato che il vaccino antinfluenzale può ridurre i futuri eventi cardiovascolari nei pazienti...
Incidenza dell'influenza durante la gravidanza e associazione con la gravidanza e gli esiti perinatali in tre Paesi a reddito medio
La vaccinazione antinfluenzale durante la gravidanza previene l'influenza tra le donne e i loro bambini, ma rimane sottoutilizzata tra le...
Sicurezza e immunogenicità della somministrazione concomitante di vaccini COVID-19 con vaccini contro l'influenza stagionale negli adulti: studio ComFluCOV
La somministrazione concomitante di vaccini contro COVID-19 e influenza potrebbe ridurre il carico sui sistemi sanitari. È stata valutata la...