Associazione tra uso di statine e mortalità cardiovascolare e per qualsiasi causa nei veterani statunitensi di età pari o superiore a 75 anni
I dati relativi alla terapia con statine per la prevenzione primaria della malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ) negli adulti di età pari o superiore a 75 anni sono limitati.
È stato valutato il ruolo dell'uso di statine per la mortalità e la prevenzione primaria della malattia ASCVD nei veterani di età pari o superiore a 75 anni in uno studio di coorte retrospettivo che ha utilizzato i dati della Veterans Health Administration ( VHA ) su adulti di età pari o superiore a 75 anni, privi di malattia ASCVD, e con una visita clinica effettuata nel periodo 2002-2012.
Il follow-up è continuato fino al 2016.
È stata considerata qualsiasi nuova prescrizione di statine.
Gli esiti primari erano la mortalità per qualsiasi causa e per malattia cardiovascolare.
Gli esiti secondari includevano un composito di eventi ASCVD ( infarto miocardico, ictus ischemico e rivascolarizzazione con intervento di bypass aorto-coronarico o intervento coronarico percutaneo ).
Dei 326.981 veterani ammissibili ( età media 81.1 anni; 97% uomini; 91% bianchi ), 57.178 ( 17.5% ) hanno iniziato ad assumere statine durante il periodo di studio.
Durante un follow-up medio di 6.8 anni, si sono verificati in totale 206.902 decessi, inclusi 53.296 decessi cardiovascolari, con 78.7 e 98.2 decessi totali / 1.000 anni-persona rispettivamente tra gli utilizzatori di statine e i non-utilizzatori ( differenza del tasso di incidenza ponderato [ IRD ] / 1.000 anni-persona, –19.5 ).
Ci sono stati 22.6 e 25.7 decessi cardiovascolari per 1.000 anni-persona tra gli utilizzatori di statine e i non-utilizzatori, rispettivamente ( IRD ponderato / 1.000 anni-persona, –3.1 ).
Per l'esito ASCVD composito ci sono stati 123.379 eventi, con 66.3 e 70.4 eventi / 1.000 anni-persona tra gli utilizzatori di statine e i non-utilizzatori, rispettivamente ( IRD ponderato / 1.000 anni-persona, –4.1 ).
Tra i veterani statunitensi di età pari o superiore a 75 anni e privi di ASCVD al basale, l'utilizzo di nuove statine è risultato significativamente associato a un minore rischio di mortalità cardiovascolare e per qualsiasi causa.
Sono necessarie ulteriori ricerche, anche da studi clinici randomizzati, per determinare in modo più definitivo il ruolo della terapia con statine negli anziani per la prevenzione primaria della malattia cardiovascolare aterosclerotica. ( Xagena2020 )
Orkaby AR et al, JAMA 2020; 324: 68-78
Cardio2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Uso di statine e rischio di neoplasie mieloproliferative
Studi precedenti hanno indicato un possibile effetto protettivo contro il cancro da parte delle statine nei tumori solidi; tuttavia, questo...
I benefici dell'uso dell'Aspirina nell'infarto del miocardio sono ridotti dall'uso delle statine nei pazienti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica
Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...
Acido Bempedoico per la prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari nei pazienti con intolleranza alle statine
Gli effetti dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) sugli esiti cardiovascolari nei pazienti intolleranti alle statine senza un precedente evento cardiovascolare...
Ruolo dei lipidi plasmatici e degli interventi con statine sul rischio e sulla gravità della sclerosi multipla
C’è stato un notevole interesse per le statine a causa dei loro effetti pleiotropici oltre alle loro proprietà ipolipemizzanti. Molti...
Acido Bempedoico ed esiti cardiovascolari nei pazienti intolleranti alle statine
L'Acido Bempedoico ( Nilemdo ), un inibitore dell'ATP citrato liasi, riduce i livelli di colesterolo da lipoproteine a bassa densità...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari tra i pazienti in terapia con statine
L'infiammazione e l'iperlipidemia contribuiscono congiuntamente alla malattia aterotrombotica. Tuttavia, quando le persone sono trattate con una terapia intensiva con statine, i...
Sintomi muscolari associati alle statine tra i nuovi consumatori di statine assegnati in modo casuale alla Vitamina-D o al placebo
I sintomi muscolari associati alle statine ( SAMS ) sono comuni e possono portare all'interruzione della terapia statinica. Studi osservazionali...
Uno studio genetico ha individuato un possibile impatto delle statine sulle attività cognitive
Uno studio genetico ha indicato che le statine potrebbero avere un impatto sulle capacità cognitive, ma per gli esperti questi...
L'uso delle statine è correlato a un minor rischio di parkinsonismo
Un nuovo studio ha evidenziato che l'uso delle statine è associato a un minor rischio di parkinsonismo. Inoltre, le statine hanno...