Trapianto allogenico di cellule emopoietiche versus chemioterapia di consolidamento standard nei pazienti con leucemia mieloide acuta a rischio intermedio
La strategia post-remissione ideale nella leucemia mieloide acuta ( AML ) a rischio intermedio nella prima remissione completa ( CR ) è stata oggetto di dibattito.
È stata determinata la terapia ottimale per i pazienti con leucemia mieloide acuta a rischio intermedio dopo la prima remissione completa in uno studio clinico randomizzato di fase 3, in aperto, a 2 bracci, che ha valutato pazienti in 16 ospedali in Germania dal 2011 al 2018.
I criteri chiave di ammissibilità includevano la leucemia mieloide acuta citogeneticamente definita a rischio intermedio secondo la classificazione del Medical Research Council, prima remissione completa o remissione completa con recupero incompleto della conta delle cellule del sangue dopo la terapia di induzione convenzionale, età compresa tra 18 e 60 anni e disponibilità di un fratello abbinato per antigene leucocitario umano ( HLA ) o donatore non-imparentato.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere trapianto allogenico di cellule ematopoietiche ( HCT ) o Citarabina ad alte dosi per il consolidamento. e trapianto allogenico di cellule ematopoietiche di salvataggio solo in caso di recidiva.
Gli strati per la randomizzazione includevano l'età ( 18-40 vs 41-60 anni ), lo stato di variazione di NPM1 e CEBPA e il tipo di donatore ( non-imparentato versus imparentato ).
Gli endpoint includevano la sopravvivenza globale come esito primario e la sopravvivenza libera da malattia, l'incidenza cumulativa di recidiva, la mortalità correlata al trattamento e la qualità di vita misurata secondo MDS-SF-36 ( Medical Outcomes Study 36-Item Short-Form Health Survey ) come esiti secondari.
In totale sono stati randomizzati 143 pazienti ( età media, 48.2 anni; 81 maschi, 57% ) con leucemia mieloide acuta che soddisfacevano i criteri di ammissibilità.
Nell'analisi per intention-to-treat ( ITT ), la probabilità di sopravvivenza a 2 anni è stata del 74% dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche primario e dell'84% dopo chemioterapia di consolidamento ( P=0.22 ).
La sopravvivenza libera da malattia dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche a 2 anni è stata del 69% rispetto al 40% dopo la chemioterapia di consolidamento ( P=0.001 ).
Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche durante la prima remissione completa è stato associato a un'incidenza cumulativa di recidiva a 2 anni del 20% rispetto al 58% ( P minore di 0.001 ).
La mortalità senza recidiva 2 anni dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche primario è stata del 9% e del 2% dopo la chemioterapia di consolidamento ( P=0.005 ).
Esiti simili sono stati osservati quando le analisi sono state limitate ai 96 pazienti a rischio intermedio secondo la classificazione dell'European Leukemia Network.
Tutti i 41 pazienti con recidiva dopo chemioterapia di consolidamento ( 36 ematologici, 4 molecolari e 1 extramidollare ) sono passati a trapianto allogenico di cellule ematopoietiche.
Non sono state osservate differenze significative nelle misurazioni della qualità di vita correlata alla salute tra i gruppi.
Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche primario durante la prima remissione completa non è stato associato a una sopravvivenza globale superiore rispetto alla chemioterapia di consolidamento nei pazienti di età pari o inferiore a 60 anni con leucemia mieloide acuta a rischio intermedio durante la prima remissione completa e con un donatore disponibile. ( Xagena2023 )
Bornhäuser M et al, JAMA Oncol 2023; 9: 519-526
Emo2023 Onco2023 Med2023
Indietro
Altri articoli
Effetto della brachiterapia con radioterapia a fasci esterni rispetto alla sola brachiterapia per il tumore alla prostata a rischio intermedio: studio NRG Oncology RTOG 0232
Si è determinato se l'aggiunta della radioterapia a fasci esterni ( EBRT ) alla brachiterapia ( BT ) ( COMBO...
Radioterapia con aumento della dose da sola o in combinazione con privazione di androgeni a breve termine per tumore prostatico a rischio intermedio
Non è noto se la deprivazione androgenica a breve termine ( STAD ) migliori o meno la sopravvivenza tra gli...
Simvastatina inefficace come terapia modificante la malattia nella forma intermedia e lieve del morbo di Parkinson
I pazienti con malattia di Parkinson intermedia e lieve, definita da uno stadio di Hoehn & Yahr di 3 o...
La FDA ha approvato Vonjo a base di Pacritinib, un farmaco per pazienti adulti affetti da mielofibrosi primaria o secondaria a rischio intermedio o alto
La Food and Drug Adninistration ( FDA ) ha concesso l'approvazione accelerata per Vonjo ( Pacritinib ), capsule, per...
Dosaggio adattivo di immunoterapia Nivolumab più Ipilimumab sulla base di una valutazione radiografica precoce e intermedia nel melanoma avanzato: studio ADAPT-IT
La combinazione Nivolumab ( Opdivo ) più Ipilimumab ( Yervoy ) è altamente efficace ma ha un'elevata tossicità. Il trattamento...
Coinvolgimento del tratto renale-urinario nell'epidermolisi bollosa giunzionale intermedia
Le manifestazioni del tratto renale-urinario ( KUT ) causano una morbilità sostanziale nei pazienti con epidermolisi bollosa giunzionale ( JEB...
Trombolisi diretta da catetere versus anticoagulazione nei pazienti con embolia polmonare acuta a rischio intermedio-alto: studio CANARY
Il trattamento ottimale dell'embolia polmonare ( PE ) a rischio intermedio-alto rimane sconosciuto. È stato valutato l'effetto della trombolisi convenzionale...
Transcatetere autoespandibile versus sostituzione chirurgica della valvola aortica nei pazienti a rischio intermedio: esiti a 5 anni dello studio SURTAVI
Nei pazienti con grave stenosi della valvola aortica a rischio chirurgico intermedio, la sostituzione della valvola aortica transcatetere ( TAVR...
Eparina a basso peso molecolare a dose intermedia rispetto a dose bassa nelle donne in gravidanza e dopo il parto con una storia di tromboembolia venosa: studio Highlow
Il tromboembolismo venoso correlato alla gravidanza è una delle principali cause di morbilità e mortalità materna e la tromboprofilassi è...