Vaccino AstraZeneca: il parere del Comitato Tecnico-Scientifico
Il Comitato Tecnico-Scientifico ( CTS ) ha rilevato innanzitutto che il vaccino AstraZeneca presenta un rapporto beneficio / rischio favorevole e rappresenta un’opzione utile per contribuire al contrasto della pandemia, e ritiene pertanto che esso debba essere messo a disposizione a carico del SSN ( Servizio Sanitario Nazionale ) per i soggetti al di sopra dei 18 anni, come da indicazione EMA ( European Medicines Agency ).
La Commissione si è riservata di fornire indicazioni puntuali su aspetti più specifici, quali l’intervallo tra la somministrazione delle due dosi, a seguito di ulteriori approfondimenti.
Rispetto al mandato ricevuto in merito alla valutazione comparativa tra i diversi vaccini ad oggi autorizzati, la Commissione, nel ribadire che per tutti e 3 i vaccini attualmente disponibili è stata accolta integralmente l’indicazione rilasciata da EMA, per cui tutti possono essere utilizzati nell’intera popolazione autorizzata, rileva innanzitutto la difficoltà di effettuare una comparazione corretta sulla base di confronti indiretti tra studi che, oltre ad aver arruolato popolazioni diverse, sono in gran parte ancora in corso.
Pur con i limiti sopra evidenziati, i dati attualmente disponibili indicano che in termini di riduzione percentuale della frequenza di infezioni sintomatiche, l’efficacia del vaccino AstraZeneca risulta inferiore a quella dei vaccini a RNA messaggero.
Il livello di protezione offerto dal vaccino AstraZeneca apporta comunque un beneficio rilevante in termini di contenimento della pandemia, anche in considerazione della maggiore maneggevolezza d’uso.
Viene rilevato inoltre che i dati degli studi registrativi del vaccino AstraZeneca mostrano un livello di incertezza nella stima di efficacia per i soggetti sopra i 55 anni, in quanto tale popolazione ( nella quale tuttavia si è osservata una risposta in termini di immunogenicità ) era scarsamente rappresentata.
Nel tentativo di contestualizzare le migliori condizioni di utilizzo di questo vaccino rispetto alle altre opzioni attualmente disponibili ( Vaccino BioNTech / Pfizer e Moderna ) e sottolineando che tale posizionamento deve intendersi come dinamico e che dovrà essere rivalutato alla luce delle ulteriori evidenze che si renderanno disponibili, compatibilmente con l’organizzazione complessiva della campagna vaccinale e con la disponibilità dei singoli vaccini si formulano le seguenti considerazioni:
1. in virtù della maggiore robustezza delle evidenze di efficacia viene suggerito un utilizzo preferenziale dei vaccini a RNA messaggero nei soggetti anziani e/o a più alto rischio di sviluppare una malattia grave;
2. in attesa di acquisire ulteriori dati, anche dagli studi attualmente in corso, al momento per il vaccino AstraZeneca viene suggerito un utilizzo preferenziale nelle popolazioni per le quali sono disponibili evidenze maggiormente solide, e cioè soggetti giovani tra i 18 e 55 anni. Viene ribadito tuttavia che, sulla base dei risultati di immunogenicità e dei dati di sicurezza, il rapporto beneficio / rischio del vaccino AstraZeneca risulta favorevole anche nei soggetti di età più avanzata che non presentino specifici fattori di rischio. ( Xagena2021 )
Fonte: AIFA, 2021
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